Sabato 31 agosto alle ore 17.30 presso la Chiesa della Divina Misericordia di Burgio sarà presentato il volume curato dal cav. prof. Antonino Sala “Rocco Colletti. Fede Apostolato Amor Patrio negli scritti dell’arciprete di Burgio” edito dalla Real Compagnia della Beata Maria Cristina di Savoia, Regina delle Due Sicilie ”ed arricchito di un testo introduttivo di S.E. mons. Ignazio Zambito, vescovo emerito di Patti. Interverranno oltre al curatore e al vescovo Zambito il prof. Pietro Virgadamo, ordinario di diritto privato alla LUMSA e il cav. prof. Vito Di Leonardi governatore della Real Compagnia. Coordinerà il cav. dott. Santino Rizza presidente del circolo Unione di Burgio. L’iniziativa è promossa dal Baliato di Sicilia dell’Ordine Teutonico, dalla Real Compagnia della Beata Maria Cristina di Savoia Regina delle Due Sicilie, dall’Accademia di Sicilia, da BC Sicilia e dal Circolo Unione di Burgio.
Il testo è la raccolta di documenti di padre Rocco Colletti (28 gennaio 1883, 7 marzo 1965), arciprete di Burgio dal 27 novembre 1931 al 7 marzo 1965 e sindaco apostolico di Terrasanta dal 1931, che si sono salvati dalla corrosione del tempo e dall’oblio grazie all’opera di custodia che hanno fatto i nipoti (Anna, Paola e Vito Sala) e don Giuseppe Catalanotto, a suo tempo suo viceparroco, che per anni ha custodito “Il panegirico di San Giuseppe” scritto da Padre Colletti nel 1910.
Attraverso questi scritti si coglie come la figura del sacerdote di allora, in virtù degli studi compiuti presso i seminari come quello di Agrigento da cui sono usciti insigni studiosi e teologi, fosse un punto di riferimento per il tutto popolo e proprio per questo in tanti gli si rivolgevano per diverse questioni di vita quotidiana, anche quelle che non riguardavano il suo ministero.
Lo spaccato che si può apprezzare nei discorsi di Rocco Colletti riportati fedelmente e senza alcuna censura, è quello di una società in rapido mutamento, anche per l’ingresso dell’Italia unita nel teatro delle grandi nazioni come attore politico internazionale, che fece uscire le popolazioni italiche dallo stato di torpore culturale a cui per secoli erano state relegate.
I testi ci aprono così la vista sui mutamenti sociali della prima metà del ‘900 nell’Italia e nella Sicilia in generale e nella Burgio in particolare. Sono gli anni del consolidamento dell’unità nazionale del giovane Regno d’Italia, del Concordato con tra Stato e Chiesa Cattolica, delle due Guerre Mondiali e del Fascismo e dell’Italia Repubblicana.
Ritroviamo poi nei suoi scritti i riferimenti a due importanti autori, Madame de Staël e Benjamin Constant, esponente controverso del preromanticismo la prima e del liberalismo classico il secondo a testimoniare la vivacità culturale che lo animava, unitamente ad un amor patrio che lo connotò fino alla fine. L’arciprete Colletti fu un esemplare servo di Dio che rimase fedele alla Patria, alla Chiesa e al popolo per tutta la sua esistenza terrena ed oggi a distanza di 59 anni dalla morte questo volume gliene rende onore.