C’è anche l’arcivescovo di Agrigento, card. Francesco Montenegro, tra i testimonial della campagna sulla sicurezza stradale rivolta ai giovani dallo slogan “Picciò, accura!” (Ragazzi, prudenza!). Il progetto è promosso da Ance (Associazione nazionale costruttori edili) di Agrigento con lo scopo – come si legge nel comunicato stampa – di“stimolare nei ragazzi la consapevolezza dei pericoli presenti sulla strada, spingerli a prestare attenzione e ad avere comportamenti responsabili. Tutto attraverso il ricorso a video messaggi da parte di personaggi agrigentini del mondo del giornalismo, dello spettacolo, della musica e delle istituzioni”.
Il tutto è stato preceduto e preparato da una intelligente e raffinata strategia comunicativa, con l’affissione – in posti strategici e ben visibili della città di Agrigento – di diversi manifesti murali , che non potevano non destare l’attenzione e stuzzicare la curiosità della gente che, leggendo lo slogan – “Picciò, accura!” – stampato su sfondo bianco con gli indirizzi social da seguire per partecipare attivamente ( la pagina facebook e il profilo Instagram – piccioaccura, oltre che un apposito canale Youtube (Picciò, accura!), si sono chiesti:”che sarà mai?”; “Che cosa vogliono comunicare? , “che prodotto vendono?”, “attenzione a cosa?”… Interrogativi che hanno trovato risposta quando sono stati pubblicati sui canali social, i video.
“L’idea di questa iniziativa – spiega il presidente di Ance, Carmelo Salamone – è nata nei giorni della ‘mattanza’ registratasi tra settembre e ottobre, quando, sulle strade agrigentine, persero la vita diversi giovani e giovanissimi in incidenti, tra l’altro, quasi tutti autonomi. L’interesse di Ance, al netto del suo scopo sociale di Associazione dei costruttori – continua – è, quindi, di tentare, ove possibile, di stimolare un momento di riflessione sui rischi che si possono correre sulla strada, spesso correlati a comportamenti non corretti, come l’uso di droga e alcol, o, semplicemente la lettura delle notifiche del cellulare alla guida. Bisogna, a tutti i costi, fermare questa strage”. Comportamenti vietati e pericolosi, che, comunque, si aggiungono alle insidie che le nostre arterie stradali nascondono spesso per carenza di manutenzione ordinaria e straordinaria. Tutto attraverso il ricorso a testimonial d’eccezione (hanno già prestato il loro volto i giornalisti Angelo Ruoppolo e Silvio Schembri e la responsabile agrigentina dell’Associazione italiana Familiari e Vittime della Strada Carmelina Nobile) e ad un messaggio (“Picciò, accura!”) che sfrutta la capacità di sintesi della lingua siciliana anche per tentare di essere più vicino a giovani e giovanissimi. “Ringrazio pubblicamente – conclude Salamone – tutti coloro che hanno prestato e presteranno il volto a questa campagna in modo gratuito e per puro spirito volontaristico, perché hanno condiviso con noi la volontà di tentare di salvare vite umane”. Del resto, il fenomeno che sembra non conoscere crisi. Stando a dati Aci, i sinistri mortali in provincia sono stati 17 nel 2016, 14 nel 2017, 6 nel 2018 e oltre una decina finora nel 2019. Quasi invariato il numero degli incidenti, che è passato da 440 nel 2016 ai 438 del 2018 con mediamente 700 feriti ogni anno.
Un cardinale in vespa
Per gli agrigentini e gli abitanti dei comuni vicini ad Agrigento, non desta più stupore vedere l’Arcivescovo usare la vespa per gli spostamenti. Una singolare abitudine che aveva da prete a Messina e e che ha mantenuto da Arcivescovo e Cardinale. In una intervista alla rivista Credere (cfr n. 3/2015) alla domanda della giornalistaa Vittoria Prisciandaro “Continuerà a girare la diocesi con la Vespa blu?” La risposta del card. Montenegro è stata: «Fino a quando ce la fa a portarmi… La stazza è quella che è… E il casco l’ho sempre usato». Persino papa Francesco, in un recente incontro col cardinale Montenegro, ha chiesto se girasse ancora in Vespa.
L’Appello ai giovani
E proprio in sella alla sua vespa, mentre indossa il casco, il cardinale lancia il suo appello ai giovani: “Ragazzi – ha detto – la vita è preziosa, sia la nostra che quella degli altri. E’ come una partita, bisogna giocarsela tutta e giocarsela bene. Non ci sono tempi supplementari: se sbaglio la mia partita la mia vita diventa inutile e posso rovinare anche quella degli altri. Ecco perché bisogna essere campioni nella vita e dare il meglio di noi stessi e per questo vi dico: Picciò, accura!”.
“Siamo particolarmente onorati per la partecipazione del cardinale Montenegro a questa campagna rivolta ai giovani – dice il presidente di Ance Agrigento, Carmelo Salamone – ma siamo tutt’altro che sorpresi dalla sua disponibilità in tal senso, essendo lui da sempre impegnato in primissimo piano per ribadire il valore di una vita vissuta attivamente con coscienza e responsabilità. ‘Picciò, accura!’ sta continuando a raccogliere consensi e vede crescere ogni giorno il proprio seguito e di questo siamo lieti, nella speranza che tanto serva a spingere chi si mette alla guida a riflettere sulle conseguenze che certi gesti possono provocare.”