Il Questore Consegna all’Arcivescovo l’olio del “Giardino della Memoria” di Capaci

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Questa mattina, primo aprile 2022, il Questore  di Agrigento, Maria Iraci, alla presenza del Prefetto, Maria Rita Cocciufa dei dirigenti e di una rappresentanza degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, unitamente al cappellano don Antonino Lalicata, ha consegnato all’Arcivescovo, mons. Alessandro Damiano, l’olio ricavato dagli ulivi piantati nel “Giardino della Memoria” di Capaci. Era il  22 febbraio scorso – come ha ricordato il Questore nel suo intervento – quando in occasione della cerimonia commemorativa in memoria delle vittime di mafia nel “Giardino della Memoria”, lo spazio adiacente al tratto autostradale dove si consumò la terribile strage di Capaci si è tenuta una delle più significative tappe di un percorso di legalità in vista del XXX anniversario delle stragi di Capaci e di Via d’Amelio. Quel giorno nel corso di una cerimonia, il questore della provincia di Palermo, Leopoldo Laricchia, e Concetta Martinez Montinaro, moglie dell’agente di scorta tra le vittime della strage di Capaci, hanno consegnato nelle mani degli arcivescovi delle diocesi di Palermo e Monreale, del vescovo di Cefalù e dell’eparca di Piana degli Albanesi, l’olio ricavato dalla molitura delle olive generate da alberi piantati nel “Giardino della Memoria”. “Proprio dagli ulivi, piantumati su quella terra macchiata dal sangue dei martiri della giustizia – si legge in una nota della questura di Palermo – è iniziato un percorso di rinascita, curato dalla questura di Palermo e dall’Associazione Q.S.15, che ha dato luogo a una piccola produzione di olio, grazie al prezioso contributo offerto dai giovani studenti dell’Istituto Superiore “Majorana” e da minori detenuti presso l’Istituto Penale per Minorenni “Malaspina”, nell’ambito di un progetto, denominato “Laboratorio Giardino della Memoria”. L’olio di Capaci, metafora di continuità tra i caduti del tragico attentato mafioso e questi giovani, è stato prodotto grazie alla collaborazione della Coldiretti e dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Palermo”. La fine di quell’evento è stata scandita da un momento simbolico. Sedici poliziotti della questura hanno preso in consegna le bottiglie dell’olio di Capaci destinate alle altre diocesi della Sicilia ed in un corteo di otto auto della polizia di Stato hanno lasciato il “Giardino della Memoria” di Capaci diretti nelle altre questure della Sicilia per affidare il prezioso e rappresentativo carico ai questori. Questa mattina il Questore Iraci ha portato a termine il compito,  consegnando l’olio nelle mani dell’Arcivescovo Alessandro. Dopo la consegna mons. Damiano ha comunicato che l’olio sarà consacrato in occasione della prossima messa crismale che si terrà il Mercoledì Santo, 13 aprile, unitamente al bergamotto delle terre confiscate alla ‘ndrangheta che le Chiese di Calabria fanno giungere alle diocesi italiane,  nella Cattedrale di Agrigento.

Mons. Damiano ha parlato di un segno che porta un messaggio di speranza e legalità che non deve essere disgiunto dalla vita cristiana perché l’olio che verrà consacrato accompagnerà la vita dei cristiani dell’arcidiocesi di Agrigento a partire dal battesimo e la cresima, dove si usa l’olio per sottolineare in modo visibile l’unzione spirituale.  “Quanti abbiamo ricevuto il battesimo e la cresima – ha detto mons. Damiano – siamo consacrati a Cristo per scrivere nella vita della città terrena la testimonianza del Vangelo”. Al termine della consegna i presenti hanno visitato il museo diocesano guidati da Alice Natalello della società Anthos che ne cura i servizi di valorizzazione e fruizione.

  • Nel Video il momento della consegna e gli interventi dell’Arcivescovo e del Prefetto

 

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