Palma Montechiaro, è ritornato alla casa del Padre don Giovanni Alba

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Don Giovanni Alba con il cardinale Francesco Montenegro

Il primo dicembre 2022, in Palma di Montechiaro, all’età di 97 anni e 77 di ministero presbiterale, don Giovanni Alba è entrato nella Gerusalemme nuova.
Nato il 3 gennaio del 1925 in Palma, è stato ordinato presbitero, il 30 dicembre del 1945, da Mons. G.B. Peruzzo nella Cattedrale di Agrigento. Nel suo lungo ministero presbiterale ha ricoperto diversi incarichi pastorali. Vicario cooperatore della parrocchia Maria Assunta di Sambuca di Sicilia (1948-49); Vicario cooperatore del Santissimo Crocifisso di Siculiana (1949 – 52); Parroco della chiesa San Pietro Apostolo a Siculiana marina (1950-51); Parroco della parrocchia B.M.V. Immacolata di Siculiana (1952-62); Parroco , per due mandati, della parrocchia Maria Santissima degli Angeli in Palma di Montechiaro dal 1962 al 1993; co-parroco dell’unità pastorale con l’ufficio di penitenziere nel comune di Palma ; Confessore straordinario del monastero delle Benedettine dal 1996.
Le esequie si sono tenute nella Chiesa Madre di Palma di Montechiaro, sabato 3 dicembre

“Ha vissuto il suo sacerdozio – ci dice il diacono Gino Serravalle – all’insegna della accoglienza e della disponibilità in modo particolare verso le famiglie in difficoltà. Padre spirituale è confessore di intere generazioni. Disponibile nell’aiuto pastorale in tutte le parrocchie dove veniva chiamato in particolare presso la parrocchia Trasfigurazione al villaggio Giordano dove prestava il suo servizio anche se con difficoltà di deambulazione o di salute. In queste condizioni – continua –  ha sempre curato la assistenza spirituale degli ammalati della sua parrocchia senza trascurare nessuno.

Per un lungo periodo è stato anche illuminato confessore e padre spirituale del Monastero Montechiaro delle monache di clausura benedettine. Non si rifiutava mai nei confronti di tutte le persone che venivano a chiedere consigli o il sacramento della riconciliazione. Attingeva ampiamente alle lettere di san Paolo apostolo e comunque alla Sacra Scrittura nell’aiutare i penitenti a riprendere con fiducia il cammino di fede.

Ha sostenuto, poi, tutti i movimenti laicali che roteavano intorno alla parrocchia oggi ancora presente da circa trent’anni come il Il Cammino Neocatecumenale, il Rinnovamento nello Spirito, l’Apostolato della preghiera, il terz’ordine carmelitano. Il suo cuore affabile e accogliente favoriva l’apertura dei cuori nella direzione spirituale delle anime. Insomma un prete santo della nostra Chiesa diocesana il cui ricordo non tramonterà”.

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