Per anni sono stato intestatario di una linea telefonica utilizzata per il mio negozio. Mesi fa, invogliato da un’offerta proveniente da una compagnia di comunicazioni, ho accettato di cambiare operatore. La nuova utenza non ha mai funzionato; dopo molte diffide telefoniche e a mezzo raccomandata, sono tornato all’operatore precedente, ma nel frattempo ho perso il numero che utilizzavo da tempo e me ne è stato assegnato un altro. È previsto un risarcimento in casi come questo? (E.M., Agrigento).
In caso di perdita del numero telefonico per fatto imputabile all’operatore, è previsto un indennizzo di 100 euro per ogni anno in cui il numero è stato utilizzato dall’utente; l’importo è quadruplicato se l’utenza era destinata ad attività commerciale o professionale. (art.12 all. A alla delibera Agcom n.73/11/CONS.)- Per poter ottenere l’indennizzo occorre, innanzi tutto, proporre un tentativo di conciliazione con la compagnia telefonica avanti al Corecom (Comitato Regionale per le Comunicazioni) della propria Regione di appartenenza, che abbia firmato un accordo con l’Agcom (Autorità Garante per le Comunicazioni). Il tentativo di conciliazione è condizione di procedibilità per una eventuale causa che si voglia intraprendere davanti a un Giudice. Ciò significa che, se non si esperisce prima il tentativo, il Giudice non potrà occuparsi della controversia e dovrà dichiarare il giudizio improcedibile. Occorre inviare una apposita richiesta al Corecom specificando le ragioni del contendere; sarà fissato un incontro al quale parteciperanno le parti interessate e un mediatore. Se si raggiunge un accordo (ad esempio se la compagnia telefonica avanza una proposta soddisfacente per l’utente) la vicenda si chiude lì; diversamente sarà possibile intraprendere una causa vera e propria. Oltre all’indennizzo sarà naturalmente possibile chiedere gli ulteriori danni, come nel caso in esame in cui l’utente è rimasto a lungo senza linea telefonica; purché, naturalmente, documentati.
