Il 18 ottobre 1987, esattamente 35 anni fa, papa Giovanni Paolo II proclamava santi Giacinto Giordano Ansalone e i suoi compagni, martirizzati nel 1634 durante la feroce persecuzione che le autorità giapponesi stavano conducendo contro la comunità cristiana.
Fra Giordano era nato il 1° novembre 1598 a Santo Stefano Quisquina e la sua comunità, che il giorno della canonizzazione era presente in piazza San Pietro, celebrerà con gioia questo importante anniversario. L’arciprete don Giuseppe Alotto ha curato l’organizzazione dei festeggiamenti, che inizieranno lunedì 17 ottobre e riempiranno l’intera settimana: la vita del nostro santo agrigentino sarà raccontata con i colori e i suoni dell’arte dei pupi siciliani in uno spettacolo ideato e prodotto dall’Associazione Culturale Marionettistica Popolare Siciliana.
Il 18 ottobre la Giornata Giordaniana sarà aperta da una marcia che, dalla sede della locale scuola primaria, intitolata a S. Giacinto Giordano, condurrà alla Chiesa Madre, santuario a lui dedicato. Il giorno seguente verrà celebrata la Santa Messa presieduta da padre Giovanni Calcara dell’Ordine dei Predicatori, confratello di San Giordano.
Il 20 ottobre, per la Giornata del Ringraziamento, la comunità stefanese festeggerà insieme ai fedeli di Raffadali, partecipando alla Santa Messa celebrata dall’arcivescovo Mons. Alessandro Damiano. A Raffadali ha sede una parrocchia dedicata a San Giacinto Giordano Ansalone e molte volte le due comunità si sono incontrate in occasione delle celebrazioni legate al Santo.
Il 21 ottobre, sempre in Chiesa Madre, si celebrerà la Santa Messa in onore del beato Padre Pino Puglisi, martire anche lui per la fede in Cristo, ucciso a Palermo nel 1993 e venerato dalla Chiesa in questo giorno.
I festeggiamenti si chiuderanno sabato 22 ottobre con la Giornata Missionaria: dopo la celebrazione della Santa Messa si terrà in Chiesa Madre una Veglia Missionaria, con la partecipazione dell’Ufficio Missionario Diocesano.
Giovanni Giordano Ciccarello
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