Albania: don Ignazio Bonsignore nominato parroco delle comunità di Korçë e del Devoll

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La festività di Ognissanti e della Commemorazione dei fedeli defunti, a Korçë, sono stati arricchiti dalla presenza di mons. Alessandro Damiano, accompagnato dai seminaristi Giuseppe Savarino e Marco Lo Mascolo, dai genitori di don Angelo Porrello, da una coppia della comunità di Licata. Ad accoglierli insieme a don Angelo Porrello e a don Ignazio Bonsignore, Giusy Zagarri, un’agrigentina in visita nella missione albanese in occasione dell’ottobre missionario. La visita dell’arcivescovo anche se durata pochi giorni è stata intensa e ricca di incontri ed esperienze.
In occasione della festa di tutti i Santi, la Messa è stata celebrata a Vidohove, un piccolo villaggio della provincia del Devoll tra le montagne al confine con la Grecia. In questo piccolo mondo, si trova una delle comunità più vive formata da una decina di donne battezzate e simpatizzanti, con i quali, con scadenza quindicinale, si tengono incontri di catechesi e formazione insieme alle sorelle francescane del Vangelo. La celebrazione eucaristica con l’arcivescovo Alessandro è stato un momento di grande festa e di gioia per queste donne dalla fede semplice e genuina, con le quali nel corso degli anni si è istaurato in legame profondo di affetto e amicizia.
Il 2 novembre la Messa è stata celebrata al cimitero di Korçë. All’inizio della celebrazione sono stati letti e si è pregato per tutti i fedeli defunti. Nel corso degli ultimi venti anni le comunità in cui operano i sacerdoti agrigentini non hanno avuto la presenza di un sacerdote, molti dei cattolici sono morti senza la celebrazione del rito delle esequie o della semplice benedizione della salma. Per questo motivo la messa al cimitero ha assunto un significato ancora più forte per quanti vi hanno partecipato. Nel pomeriggio ci si è spostati a Pogradec dove mons. Alessandro ha incontrato Ester, una delle poche ragazze cattoliche rimaste in città. Ester ha raccontato della fatica di ritrovarsi da sola a vivere la propria fede in un contesto culturale e religioso spesso indifferente se non velatamente ostile, delle difficoltà vissute in questi anni senza la presenza di sacerdoti, ma anche della fede e della fiducia in Dio che non le sono mai mancate e di come abbia sempre sentito vicina la Sua presenza nei momenti di maggiore di sconforto.
Nel corso della Messa di domenica 3 novembre, don Ignazio Bonsignore ha ricevuto il mandato di parroco delle comunità di Korçë e del Devoll da parte di mons. Giovanni Peragine, vescovo della Amministrazione del sud dell’Albania. Durante la messa, alla quale hanno partecipato le comunità riunite di Korçë e di Bilisht, il vescovo Peragine ha sottolineato non soltanto il valore formale e giuridico dell’atto compiuto, e l’occasione per riflettere sulla vita cristiana e sull’essere comunità in terra albanese. In particolare, ha richiamato l’attenzione dei sacerdoti presenti a non misurare la loro azione pastorale e missionaria dal numero di attività che svolgono o dall’incremento del numero di persone che frequentano la Messa, ma dall’amore verso Dio e verso il prossimo che si riesce a donare agli altri e verso cui tutte le attività devo tendere.
Nel pomeriggio, nel villaggio di Voskopojë, l’arcivescovo ha incontrato Maria, una donna cattolica del nord, insieme ai suoi figli, ormai adulti e sposati, e i nipoti. Da due anni, regolarmente, ogni quindici giorni, i sacerdoti agrigentini si recano da lei per gli incontri di catechismo con i sei nipoti, che quest’estate riceveranno i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Durante la visita, Maria ha raccontato delle sofferenze e dei pericoli vissuti durante il regime comunista.