Biagio Conte in visita a San Giovanni Gemini

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È arrivato accolto dall’ovazione dei ragazzi della Scuola media dell’Istituto Comprensivo “G. Philippone” di San Giovanni Gemini, dispensando quella luce che solo chi fa il bene possiede. Lui, fratel Biagio Conte, missionario laico che incarna i valori francescani di carità e aiuto verso i fratelli e le sorelle più indigenti. Ha raccontato la sua vita, mentre i ragazzi e tutti i presenti lo guardavano colpiti dalla sua testimonianza: “Ero un ragazzo come voi, ma, dopo anni di divertimenti e di una vita in cui non mi mancava nulla di materiale, ero vuoto dentro. Guardandomi attorno non capivo perché ci fossero persone che non avevano dove dormire e neanche da mangiare, ma venivano trattati come esseri invisibili, indifferenti a chiunque”.
Ai ragazzi più grandi dell’Ipia Archimede che ha incontrato in un secondo tempo, ha fatto comprendere, con quella dolce determinazione che lo contraddistingue, che non poteva restare inerme di fronte a queste ingiustizie e, sentendosi chiamato a fare qualcosa di concreto e tangibile, ha fondato la Missione di Speranza e Carità per aiutare i più bisognosi di Palermo che dormivano in mezzo a una strada, che erano sbandati, alcolizzati o si prostituivano. La sua missione accoglie oggi oltre 1.100 persone. Anche i più piccoli alunni della Scuola elementare del Plesso Nuovo e del Plesso Don Bosco-Melaco non hanno resistito al fascino del bene che trapela dalla sua persona, inondandolo di domande alle quali ha risposto con tanta pazienza e gioia. Accompagnato dall’arciprete di San Giovanni Gemini don Luca Restivo, fautore della visita di fratel Biagio nel paese, e dai suoi confratelli, tra cui il giornalista Riccardo Rossi, il nostro pellegrino illuminato ha comunicato a tutte le giovani generazioni che ha incontrato, compresi i ragazzi dell’oratorio “Don Michele Martorana”, di essere fan di Gesù Cristo e non più di calciatori o personaggi famosi dello spettacolo. “Donando si riceve. Solo fare del bene al prossimo ti fa sentire vivo veramente. Quando non ho avuto più niente, finalmente sono stato felice perché mi è rimasto un cuore con il quale amare chi mi circonda, aiutandolo se ne ha bisogno”, ha ribadito Fratel Biagio nella messa in cui ha incontrato tutta la comunità. Si è complimentato con gli animatori della Caritas intercittadina e dell’Oratorio, invitandoli a continuare con sempre maggiore entusiasmo il loro operato. Il suo messaggio di “Pace e Speranza” è arrivato anche agli anziani.
Irene Catarella