Grotte, 80° morte p. Vinti, mons.Muratore: “Fate di tutto per essere santi”

La celebrazione della S. Messa

Giovedì 17 agosto 2023, nell’ 80º della nascita al cielo del venerabile padre Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti (1893 -1943) in piazza Carmona ( davanti la statua brozea) la comunità di Grotte ha voluto ricordare il Venerabile con la proiezione di un film, recentemente realizzato, a cura di Domenico Marika Vizzini  ed Angelo Baldo che ripercorre i tratti salienti della sua vita e la celebrazione della Santa Messa presieduta da mons.Salvatore Muratore vescovo emerito della diocesi di Nicosia.

“Oggi – ha detto mons. Muratore nell’omelia – siamo invitati a fare un tuffo nella santità di Dio. A 80 anni dalla morte di P. Vinti – ha proseguito – l’invito che ci raggiunge è quello di essere santi. Era il suo desiderio ardente, per sé e per tutti coloro che ricorrevano a lui particolarmente nella confessione. Sappiamo che la sua costante invocazione era: “Gesù fammi santo, fammi santo sacerdote” sappiamo che concludeva la confessione dicendo: “Fatti santo”

Aveva capito sino in fondo l’invito: Siate Santi perché io il Signore, sono santo

Oggi vogliamo tornare alla vita del venerabile P. Vinti – ha detto ai fedeli presenti alla celebrazione  – per reimparare a respirare Dio e le sue parole, per ridare al nostro cammino il profumo della santità. Avete sentito bene: profumo di santità. Oggi per noi il venerabile P. Vinti – ha affermato –  può diventare suggeritore quasi fonte per una vita di fede coerente e modello per imparare i passi della santità.

Sappiamo bene che la nostra vocazione è quella di essere santi. Ci stupiamo di questo e alla fine forse non ci crediamo sino in fondo. Ma la nostra vocazione è questa: siamo stati scelti in Cristo Gesù per essere santi, di fronte a lui nell’amore”.

Successivamente mons. Muratore si è chiesto: “dove ci porterà oggi il Venerabile?”  Alla domanda ha risposto indicando 4 vie della santità.

Ci indica la strada che porta a Gesù. Subito e solo a Lui

Innamorato di Gesù crocifisso e innamorato di Gesù eucaristia. Non si potrebbe capire la

vita di questo sacerdote senza questo amore smisurato verso Gesù. Ce l’ha detto lui stesso: “Gesù mio è troppo il mio ardire, tu vedi quelli che sono i miei desideri. Tu vedi se voglio amarti e farti amare e se parlo così è per il grande desiderio di vederti amato da tutti”. La sua predicazione, il suo celebrare il suo sostare prolungato davanti a Gesù eucaristia, il suo instancabile ministero della confessione fanno trasparire che Gesù era il centro dei suoi pensieri, l’amico di cui fidarsi e in cui confidare. E noi – ha chiesto – Abbiamo questo centro? Abbiamo una fede vera, viva, che ci fa incontrare con Gesù e ci fa entrare in amicizia con Lui?

“Fede è stringere ogni giorno una relazione nuova con Gesù, è riconoscere e sentire che Gesù ci ama, che ha dato la sua vita per amore nostro, e adesso è vivo al nostro fianco ogni giorno, per illuminarci, per rafforzarci, per liberarci, per infonderti coraggio. Amici e fratelli – ha esortato i presenti – ci dice P. Vinti: Tenete a questo tesoro della fede come ad un bene prezioso, non lasciate che si affievolisca, non lasciate che si offuschi, non perdetela, purtroppo molti cristiani non ce l’hanno più la fede, hanno una piccola verniciatura esterna, ma ne hanno perso l’anima.

Allora nella celebrazione del ricordo del suo ingresso nella patria del paradiso, P. Vinti ci vuole condurre a Gesù; guidati da lui, dalla sua fede e dalla sua testimonianza, siamo qui per dire a Gesù che gli vogliamo bene, per dire a Gesù che la nostra vita, la nostra famiglia vuole fondarsi su di Lui.

Vivere con Gesù, con questo amico formidabile che è roccia e con la sua parola che è luce. Allora Gesù sarà forza della nostra forza, pace della nostra pace, radice delle nostre radici.

Ci introduce nel cammino della santità

Di cosa si fa la santità? Di poche cose ma decisive. Ce lo dice San Paolo: amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene;

Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male. Ce lo indica oggi il Vangelo con l’invito a perdonare con la misura di Dio, senza misura. Oggi la parola sul perdono da accordare con il cuore di Dio (quanti rancori, quanti fratelli, quanti genitori e figli che non si parlano).

Ma anche sul perdono che Dio ci accorda con il sacramento della confessione.

Un passo in avanti ogni giorno seguendo l’esempio di P. Vinti vivendo le relazioni, gli incontri, il ministero della confessione, il servizio agli ammalati con questi atteggiamenti, vinci con il bene il male. Fallo anche tu a partire da casa, dai tuoi familiari, nelle tue relazioni vinci con il bene il male.

Ci fa scoprire il valore della quotidianità Santi nell’ordinario.

Essere cristiani significa vivere con impegno il Vangelo nel quotidiano con un amore che si dona, con una gioia che traspare, con la pace che si costruisce nella famiglia, con uno stile di mitezza e di benevolenza. Se sei un cristiano non sparlare, non giudicare, non condannare, ama le persone che sono sulla tua strada, tutte, senza fare distinzioni tra simpatici e antipatici, tra amici e persone da emarginare o ignorare. Benedite e non maledite. Vivi da cristiano. Sei una sposa, un marito, sei una mamma o un papà, sei un nonno o una nonna. Sii santo amando e prendendoti cura di tuo marito o di tua moglie, dei tuoi figli con tutto quello che comporta in attenzioni e benevolenza. Sei un impiegato, un libero professionista? servi con amore avendo a cuore il bene comune. Sei un lavoratore? sii sempre onesto e corretto. Sei una casalinga? Tutto quello che fai, fallo con amore anche le cose più umili. Vai a fare la spesa? rispetta, accogli, sorridi, pronunzia solo parole di bene. Hai compiti educativi? vivi e fai vedere in te ciò che insegni, sii modello. Sono un Vescovo o un sacerdote devo donare tutto me stesso, senza riserve. Hai qualcosa per vivere? Condividi. Hai delle qualità che Dio ti ha dato? Non pensare solo a te stesso, mettiti a servizio nella comunità.

P. Vinti ci conduce alla testimonianza

Cosa traspare dalla tua vita, chi ti incontra cosa vede? Una fede che non risplende nelle opere, nei gesti e nelle parole, è vuota. O lievito che da gusto, o sale che da sapore, o luce che risplende oppure l’insignificanza, come il sale che non dà sapore e a null’altro serve che ad essere gettato e calpestato dagli uomini. Allora metti nel cuore queste ultime parole. Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti.Fate di tutto per essere santi ci dice P. Vinti. E noi ci proveremo.

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