Lunedì 9 maggio 2022 – primo anniversario della beatificazione del Giudice Rosario Angelo Livatino e XXIX della visita di San Giovanni Paolo alla nostra città – , l’Arcidiocesi e Tv2000, hanno voluto ricordare i due anniversari proponendo la proiezione, nella Chiesa San Pietro di Agrigento, del documentario “Picciotti, che cosa vi ho fatto?” realizzato, in collaborazione con il Centro per la cultura e la Comunicazione dell’Arcidiocesi, per la beatificazione. Il momento ha visto una introduzione del direttore del Centro per le Comunicazioni e direttore della nostra testata, don Carmelo Petrone, il saluto di Vincenzo Morgante, direttore di Tv 2000 (foto a destra), che ha detto come per l’emittente è stato un onore produrre e realizzare il docufilm in occasione della beatificazione del Magistrato martire e offrirlo in visione alla città in occasione del primo anniversario, dopo la messa in onda sull’emittente e l’anteprima nella sede del Consiglio superiore della magistratura alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; il ministro della Giustizia, Marta Cartabia; il Vice Presidente del CSM, David Ermini; il presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti. Dopo la visione del docufilm – che ha riscosso il gradimento del pubblico presente – ha concluso la serata l’Arcivescovo, mons. Alessandro Damiano.
Il nostro direttore, nell’introduzione, ha messo in risalto come la data del 9 maggio, segna per la Chiesa agrigentina una data memorabile, non solo per la storica visita di San Giovanni Paolo II che, nel 1993 a Piano San Gregorio, pronunciò il “grido del cuore” invitando i mafiosi a conversione, ma, da domenica 9 maggio 2021, anche per la beatificazione del primo giudice martire in odium fidei. Due anniversari – ha detto – non disgiunti perché gli spari nella scarpata di contrada Gasena e le parole di San Giovanni Paolo II nella Valle sono connesse. La mattina del 9 maggio del 1993, infatti, San Giovanni Paolo II aveva incontrato, nel Palazzo vescovile, i familiari del giudice Saetta ed i genitori di Rosario Livatino e lo aveva definito – alla presenza dei genitori, della prof.ssa Ida Abate, di mons. Ferraro e del Card. Salvatore Pappalardo – “un martire della giustizia e indirettamente della fede”. Fu probabilmente quell’incontro – ha detto don Carmelo – e le parole della mamma, che più volte ha ripetuto al Papa «me l’anno ucciso, me l’hanno ucciso, aveva solo 38 anni…» ad ispirare il Grido “mafiosi convertitevi, un giorno verrà il giudizio di Dio” al termine della Messa nella Valle ai piedi del tempio della Concordia”.Il docufilm, con l’apporto di testimonianze delle persone che hanno conosciuto il Giudice Livatino – alcuni presenti in aula – delinea il profilo del Beato. Il filo rosso – per don Carmelo – che lega i due anniversari ed il messaggio che a distanza di tempo ci consegnano ” è che con la mafia non si convive! Fra la mafia e il Vangelo non può esserci convivenza”.
Mons. Damiano, in conclusione, ha ringraziato il direttore Morgante per l’impegno, generosamente profuso dalle maestranze dell’emittente, ed ha ricordato il Giudice Livatino come un laico, un uomo della nostra terra che ha compreso il sacramento del battesimo non come un mero atto religioso ma come vita nuova in Cristo nella Chiesa per portare frutto di opere buone nella società.
Gli estratti dal docufilm “Picciotti che cosa vi ho fatto?”
Tv2000 ha anche prodotto e realizzato per l’arcidiocesi di Agrigento tre docu-video, estratti dal documentario. Ciascun docu-video racconta una delle dimensioni peculiari della personalità di Livatino:
– Rosario Livatino, l’uomo (vedi)
– Rosario Livatino, Il Magistrato (vedi)
– Rosario Livatino, Il Credente (vedi)