I preti di Ribera scrivono alla Città:”chi vende droga è tuo assassino, non comprare quella merda”

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I presbiteri della comunità di Ribera, a seguito della morte di due giovani, riconducibile all’uso di sostanze stupefacenti, hanno scritto una lettera aperta alla città che fin tal titolo – “chi vende droga non è tuo amico è tuo assassino, non comprare quella merda” –  vuole scuotere le coscienze della gente . In essa,  oltre a manifestare vicinanza ai familiari, assicurando ad essi – scrivono –  la nostra solidarietà umana e cristiana,  esprimono l’intenzione di farsi “promotori attivi di interlocuzione con il Sig. Sindaco, le Forze dell’Ordine, il S.E.R.T., le varie Istituzioni, le Famiglie e i Giovani per far fronte comune con una progettualità sinergica e condivisa per dare risposte valide che aiutino i nostri ragazzi e i nostri giovani a riappropriarsi della bellezza della loro vita e dei loro sogni, non lasciandosi ammaliare da percorsi che come conclusione conducono alla morte”.

I presbiteri, dato il fenomeno ” molto presente nel territorio riberese,  che – scrivono – coinvolge adolescenti, giovani, adulti e giovani coppie” non escludono ” l’ipotesi di creare a Ribera un centro di ascolto che aiuti giovani e famiglie a orientarsi.

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