Si è tenuta, sabato 30 Gennaio 2021 una videoconferenza su: “I Social una sfida per l’Educazione”.
L’incontro, rivolto ad educatori e genitori, è stato promosso dal Centro per la Comunicazione dell’Arcidiocesi di Agrigento in collaborazione col Centro per l’Evangelizzazione, il Forum delle Associazioni familiari , Caritas diocesana- GrEM, l’Ufficio di pastorale Sociale e IRC.
La coferenza è stata tenuta dal prof. Francesco Pira, Sociologo e Docente di Comunicazione dell’Università di Messina che ha mosso i primi passi nel mondo della comunicazione e del giornalismo – come ha detto durante la conferenza (ascolta qui) – iniziando a scrivere i suoi primi articoli per il nostro settimanale su invito di mons. Luigi Bommarito che, avendolo ascoltato in occasione di un incontro di giovani a Licata, gli propose di scrivere per “L’Amico del Popolo”. “Per questo- ha detto Francesco Pira – mi porto L’Amico del Popolo nel mio cuore e quando la Chiesa agrigentina mi chiede un contributo io come un ‘soldato’ mi metto a disposizione sempre con molto piacere”. E nel tempo, quando erano possibili gli incontri in presenza, il prof. Pira, su questi temi, ha tenuto incontri con i genitori ed educatori nelle parrocchie di Favara Grotte e Agrigento offrendo loro le chiavi di lettura per decodificare il linguaggio della “Generazione App” come definiscono l’attuale generazione di giovani, dipendenti dai media digitali, due professori americani Howard Gardner e Katie Davis. A tal proposito il prof. Pira ha ha parlato del suo nuovo testo, proprio su questi temi, frutto delle sue ricerche sul campo a breve nelle librerie.
Prima della riflessione del prof. Pira, ha preso la parola per un saluto iniziale l’Arcivescovo Coadiutore di Agrigento, mons. Alessandro Damiano (ascolta qui), anche a nome del card. Francesco Montenegro, non presente alla videoconferenza, per impegni pastorali precedentemente assunti.
Nel suo intervento Francesco Pira ha intrattenuto i presenti con una riflessione sulla sfida educativa che i social pongono alla nostra società anche alla luce della morte della piccola Antonella, che nel luogo sicuro della sua casa di Palermo, a 10 anni, si è soffocata probabilmente per una sfida su un social.(ascolta qui)
Pira ha sostenuto che “le drammatiche notizie di cronaca, circa i risvolti anche mortali su un uso inconsapevole dei nuovi strumenti tecnologici, dei social in particolare, ci costringono a una vera conversione educativa, perché i rischi che corrono i più piccoli sui social network, che si sono acuiti – ha detto – con l’uso eccessivo di tecnologie per l’emergenza pandemica, sono particolarmente importanti e sensibili. Dal momento che i social sono diventati ormai i luoghi prevalenti di costruzione identitaria. Ciascuno recuperi il proprio ruolo – ha detto Francesco Pira – e torni a guidare il processo, costruendo nuove regole e non semplicemente adottando regole e strumenti che l’industria del web realizza per alimentare il proprio business”.
Al termine della Conferenza online – alla quale hanno partecipato, in contemporanea, oltre 300 educatori dell’agrigentino tra genitori ed educatori impegnati nel mondo della scuola e dell’associazionismo – il prof. Pira ha risposto alle numerose domande dei partecipanti.
In tutti è emerso forte l’auspicio di approfondire il tema per offrire a ragazzi ed adulti gli strumenti necessari per un uso consapevole e responsabile dei Social, ormai presenti nelle vite di adulti e piccoli. Non possiamo eliminarli dalle nostre vite – ha detto Pira – ma possiamo e dobbiamo colmare l’ignoranza in materia e imparare a saperli utilizzare, in modo consapevole, critico ed educativo. Noi adulti, ha concluso, dobbiamo metterci – soprattutto, nei confronti dei ragazzi – in una posizione di ascolto, entrare nel loro mondo senza l’idea di ergerci a giudici. È questa la grande strada per una grande alleanza tra tutti coloro che hanno compiti educativi e cogliere la sfida dei social senza dover piangere altri morti in giovanissima eta.
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