Il nome è un poco celebrativo, ma, tutto sommato, può starci: “Operazione verità”. Così l’Amministrazione comunale di Ida Carmina ha voluto intitolare la conferenza stampa convocata venerdì 13 aprile per affrontare uno dei nodi principali del dibattito politico, e non solo, a Porto Empedocle: le condizioni del bilancio.
Tutto a partire, soprattutto, dalla “sorpresa” di aver rilevato un Comune teoricamente in salute e aver trovato invece i conti totalmente disastrati. Se i numeri dicevano che esisteva un avanzo di amministrazione di oltre 3 milioni di euro, è stata l’attività di riaccertamento e il sostanziale ripensamento del Collegio dei revisori dei conti a far rilevare un disavanzo da oltre 12 milioni, che gli empedoclini dovranno pagare, in termini di minori servizi, fino al 2044. Il banco di prova sarà comunque a strettissimo giro: la parte più pesante sarà concentrata nei prossimi tre bilanci da approvare, ovvero quelli 2016, 2017 e 2018, dato che complessivamente i documenti finanziari dovranno farsi carico di 5 milioni e 263mila euro di minori spese, dei quali ben 2.239.150 euro solo nel bilancio 2016, il primo che dovrà anche essere “stabilmente riequilibrato”.
Un lavoro lungo che ovviamente l’Amministrazione Carmina ha potuto portare avanti solo grazie alla collaborazione di un comunque riottoso Consiglio Comunale (il primo cittadino infatti non ha una maggioranza in aula) ma che diventa inevitabilmente occasione di dibattito politico. Per questo il sindaco Carmina ha voluto tracciare quanto fatto finora in una conferenza stampa che ha visto la partecipazione dell’assessore al Bilancio, Salvatore Urso, del segretario generale Michele Iacono e del deputato regionale Giancarlo Cancelleri. “Abbiamo fatto piena verità sulle condizioni del bilancio di Porto Empedocle – ha affermato Carmina -. Ora aspettiamo che chi di dovere faccia la propria parte: un danno così grosso non può rimanere impunito, soprattutto in un Comune che negli anni ha ricevuto 14 milioni di euro di royalties”.
Va sottolineato, così come emerso in conferenza stampa che, quando il dissesto venne dichiarato, le condizioni formalmente erano indicate come buone “ma i nostri consulenti, leggendo le carte, non si fidarono – ha detto Cancelleri -. Gli avversari ci presero per pazzi, oggi abbiamo dimostrato di avere ragione noi”. Nessuno, sia chiaro, ha indicato in modo inequivocabile le colpe, parlando saltuariamente di “errori” o “conti confusi”. Questo nel rispetto della giustizia contabile, appunto, che su una parte di queste somme si andrà a pronunciare in un giudizio di responsabilità erariale a carico dell’ex sindaco Lillo Firetto e dell’ex direttore del settore finanziario Salvatore Alesci. Ma non solo: Ida Carmina, con grande cautela, ha spiegato che i fronti d’indagine da parte della Corte dei Conti potrebbero essere anche altri, con l’aggiunta di un’attività investigativa in fase già avanzata da parte di altri organi inquirenti. “La situazione rimane molto grave – ha spiegato il sindaco – ma non si può risorgere da un tale disastro dall’oggi al domani. Con il rendiconto 2015 facciamo però chiarezza sulla reale situazione dei conti e possiamo ricostruire un futuro”.