Presentati i progetti “Irestu” e “Rabbateddu”

Si è tenuta questa mattina, 24 luglio, presso il Collegio dei Filippini,  la Conferenza  stampa di presentazione dei progetti di Riqualificazione Edilizia Residenziale e Rigenerazione Urbana del Rione Antico del Villaggio Mosè denominato IRESTU,  Intervento Rigenerativo Ecosostenibile Sociale Territoriale Urbano”  e quello di “Riqualificazione Edilizia Residenziale e Rigenerazione Urbana del Rione Santa Croce – “Rabbateddu”.

I progetti sono stati ammessi al finanziamento, per un importo totale di €29.996.000, dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Alla Conferenza erano presenti il  sindaco Francesco Miccichè, il vicesindaco Aurelio Trupia, l’assessore alla Pianificazione urbanistica e gestione del territorio e Centro storico, Gianni Tuttolomondo e l’assessore alla Programmazione fondi strutturale 2021 – 2026 ed Edilizia pubblica e privata Gerlando Principato che ha presentato nei dettagli i progetti e le scelte operate.

Il sindaco Micciché si è detto soddisfatto del risultato portato a casa che si pone in continuità con gli impegni del programma elettorale ed è frutto di un  lavoro sinergico della sua amministrazione e delle professionalità del Comune. Adesso, dice, bisogna lavorare per i progetti esecutivi.

VILLAGGIO MOSÈ – IRESTU

La proposta – dice Principato –  sarà costituita da interventi riconducibili alle linee principali delle azione indicate dal Bando:

Riqualificazione e Riorganizzazione del Patrimonio destinato all’Edilizia Residenziale Sociale;

Rifunzionalizzazione di Aree, Spazi e Immobili Pubblici e Privati anche attraverso la rigenerazione del tessuto urbano e socioeconomico;

Miglioramento della accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani e della dotazione di servizi e infrastrutture urbano locali;

Rigenerazione di aree e Spazi già costruiti soprattutto ad alta densità abitativa. Non si prevede – tiene a precisare Principato –  nessuna nuova costruzione, solo ristrutturazioni  e attività di recupero, non c’è, quindi, consumo di nuovo suolo ma un recupero delle strutture pericolanti creando anche nuove zone verdi, centri sportivi e aggregativi.

Tali obiettivi rappresentano i motivi portanti della Proposta Progettuale IRESTU che si realizza attraverso una strategia che intende utilizzare i principi posti dal Bando; tali si declinano attraverso i seguenti interventi:

Recupero e la Riqualificazione Urbana della Piazza del Vespro;

Inclusione e Utilizzo del Complesso Religioso a carattere Socio/Culturale;

Riqualificazione e Recupero del Tessuto Pedonale del Centro Storico di Villaggio Mosè

Recupero e Rigenerazione del Polo sportivo Mosè al servizio dei Giovani e degli Anziani;

Realizzazione del Parco Urbano Mosè e del Parcheggio con Stazione Elettrica per Bici;

Riqualificazione della parte Pedonale di via Leonardo Sciascia da Giunone a Crocca;

Riqualificazione della Parte Pedonale di via Cannatello da Via L.Sciascia a Rotatoria Pinetina;

Realizzazione Pista Ciclabile dalla Stazione elettrica alla Pinetina;

Inclusione degli Spazi e delle Attività Culturali di pertinenza del Palacongressi;

Inclusione delle Strutture Scolastiche e delle Attività Formative svolte dall’I.C. Montalcini.

Tale strategia – continua Principato – , mirata al raggiungimento degli obiettivi richiesti dal Bando, si fonda sul principio espresso e declinabile nell’acronimo IRESTU, che tradotto dal Siciliano vuol dire: IO RESTO! Questo termine da senso all’Intera Proposta Progettuale, che puntando alla Qualità Urbana, alla Sostenibilità Ambientale, alla Inclusione Sociale e alla Partecipazione Collettiva, persegue la missione della resilienza condivisa, in coerenza con la tradizione e il sogno siciliano del rimanere qua’, in Sicilia, ad Agrigento, al Villaggio Mosè !!

“RABBATEDDU”/S. CROCE

Certamente non possiamo pensare – dice Principato – alla replica della sua rinascita nei termini della  sua antica funzione, quando, abitato prevalentemente da contadini, aveva un preciso ruolo ed una precisa identità,  aveva una sua dignità ed operosità: non ci sono più i contadini a lavorare i terreni del contado ed a costituire parte importante dell’economia cittadina. Il nostro pensiero, la nostra intenzione, il nostro programma è che il rione debba rinascere su quelle che possiamo considerare le sue “ceneri” e per questo occorre concretizzare il ruolo urbano, individuato dagli strumenti urbanistici, secondo linee di coerenza con il suo assetto urbanistico storico, che deve costituire possibilità di sviluppo urbano sostitutivo di quello tradizionale, che consenta la migliore utilizzazione di uno spazio, relativamente esteso, con quei caratteri qualitativi più volte evidenziati. I “bisogni” del rione sono quelli della eliminazione delle obsolescenze edilizie, con interventi, che vanno da manutenzioni straordinarie alla  ristrutturazione con demolizione e ricostruzione, seguendo sostanzialmente  le previsioni della precorsa pianificazione particolareggiata. In questo modo, attribuendo alla mano pubblica gli interventi nelle unità edilizie/isolati particolarmente degradati e non tenendo conto degli interventi privati, si potrebbero ricavare un centinaio di alloggi, certamente impegnando rilevanti investimenti; sempre la mano pubblica dovrebbe provvedere ad opere per la dotazione di attrezzature  e per l’accessibilità e per sostenere ed incrementare la mobilità sostenibile, mentre la iniziativa privata sarebbe certamente incentivata ad intervenire nelle unità edilizia un po’ meglio conservate, da recuperare con interventi meno radicali e meno costosi, specie con gli incentivi.

Nel Video l’integrale della Conferenza stampa

 

 

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