Il 26 ottobre 2024, nella Sala Convegni Living Lab – Piazza Umberto I a Siculiana, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, del territorio, sono stati presentati i lavori di restauro conservativo del coro ligneo e dell’altare maggiore del Santuario di Siculiana, dove viene venerato il “Cristo Nero”. Al termine della presentazione si è tenuto il momento dell’inaugurazione nel Santuario del SS. Crocifisso, centro di spiritualità dell’Arcidiocesi di Agrigento. Il progetto di recupero è stato realizzato grazie ai 14.000 euro messi a disposizione da FAI e Intesa Sanpaolo nell’ambito del programma “I Luoghi del Cuore” e al cofinanziamento del Comune di Siculiana e del Santuario SS. Crocifisso.
Costruito alla fine del Cinquecento dai Padri Carmelitani e aperto al culto nel 1610, il santuario custodisce la venerata statua lignea nera del Cristo Crocifisso. Nel Settecento la chiesa fu ampliata e arricchita con decorazioni, tele e affreschi di Raffaello Politi (Siracusa, 1783 – Agrigento, 1870), ispirati ad alcune raffigurazioni michelangiolesche della Cappella Sistina. Il battistero custodisce una preziosissima vasca lustrale di origine ebraica, detta “Kyor”. In bassorilievo vi sono i blasoni degli Aragona e dei Castiglia, reali di Spagna, e vi è incisa una epigrafe in ebraico medievale, testimonianza della presenza ebrea in Sicilia e ancora oggi oggetto di studi e ricerche. A corredo della vasca vi sono delle magnifiche e rarissime formelle in alabastro raffiguranti scene dell’Antico Testamento.
Da sempre il santuario è per i siculianesi un vero “luogo del cuore” dal grande valore identitario. Durante un convegno organizzato dal FAI a Siculiana nel 2022, un gruppo di cittadini ha raccolto l’invito del Capo Delegazione FAI di Agrigento, Giuseppe Taibi, a partecipare al censimento “I Luoghi del cuore” che era in quel momento in corso. Nacque così il Comitato “Pro Santuario” coordinato da Vito Salvaggio, al quale hanno subito aderito il Comune di Siculiana e il Santuario nelle persone del sindaco Giuseppe Zambito e dell’arciprete don Giuseppe Carbone. Anche molte associazioni del territorio si sono unite al comitato, riuscendo a raccogliere, con l’appassionata mobilitazione di tutti i cittadini, ben 13.105 voti.
Grazie a questo importante risultato è stato possibile presentare un progetto al bando che il FAI lancia dopo ogni edizione del censimento. La Fondazione ha scelto di sostenere, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, l’intervento di restauro dell’altare maggiore e del coro ligneo del Santuario del SS. Crocifisso per la grande capacità, dimostrata dai cittadini, di concentrare le forze e fare squadra con l’obiettivo di valorizzare questo gioiello del territorio, nell’intento di un recupero complessivo del bene.
Il Crocifisso
Con le ventotto sedute, il maestoso coro ligneo è di forte impatto visivo. Lesene, rosoni, capitelli e braccioli scolpiti, accolgono la seduta in una disposizione scenica ben precisa degli spazi. L’altare di marmo in diverse cromie ha al centro il ciborio circolare con colonne sormontate da capitelli in legno dorato e la cupola in marmo. I frontali in riquadri di marmo verde e arricchiti da cornici e inserti dorati fanno da sfondo a bassorilievi in legno dorato recanti scene bibliche e santi.
Il progetto è stato curato dai restauratori della ConservArt Sergio Dinolfo e Gianluca Capitelli, sotto la direzione tecnico-scientifica di Davide Cesari. Il restauro è stato eseguito con l’utilizzo di tecniche sostenibili e innovative e nel massimo rispetto del bene da restaurare: l’intervento, infatti, ha cercato di preservare il più possibile le finiture originali ed è stato realizzato con prodotti selezionati per il loro basso impatto ambientale e con materiali compatibili con quelli utilizzati in origine.
Oggi tornati alla loro antica bellezza, il coro ligneo e l’altare maggiore, si mostrano nuovamente a pellegrini e visitatori, raccontando secoli di storia e di fede del Santuario tanto amato dagli abitanti del territorio, come ha dimostrato l’adesione a “I Luoghi del Cuore”.
Il Santuario, Luogo del cuore FAI, rafforza l’idea di sviluppo legato alla bellezza. La sua storia, la sua ricchezza artistica sono punto di riferimento di tante coppie che lo scelgono per sposarsi, non a caso Siculiana è denominata Città degli sposi. Oggi festeggiamo un grande risultato di tutta la comunità frutto di una sinergia vincente che vogliamo riproporre come modello per le tante iniziative in cantiere.
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Nel videole interviste a: Giuseppe Taibi, delegato Fai Agrigento; Peppe Zambito, sindaco di Siculiana; Vito Salvaggio comitato Pro Santuario Santissimo Crocifisso di Siculiana; don Giuseppe Carbone, arciprete di Siculiana; Sergio Dinolfo, restauratore e decoratore.
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