È stata inaugurata lunedì 3 aprile 2023, al Museo Diocesano di Agrigento, la mostra di Giuseppe Agnello, “Redento, fragilità e spiritualità dell’uomo contemporaneo”. Dopo il momento di presentazione con i saluti di don Giuseppe Pontillo, direttore Ufficio BBCCEE dell’Arcidiocesi di Agrigento, Domenica Brancato, direttore del Museo Diocesano, del sindaco di Agrigento, Francesco Micciche, al suo primo appuntamento dopo la nomina di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura 2025, del iSoprintendente ai Beni culturali di Agrigento Vincenzo Rinaldi e dello scultore racalmutese Giuseppe Agnello è stata aperta la porta della Cappella del Palazzo Arcivescovile dove è stata collocata l’opera inedita di Agnello, realizzata nel 2022. La mostra sarà visitabile dal 4 aprile al 30 maggio.
Il video con le interviste
GIUSEPPE AGNELLO
Nato a Racalmuto, Agrigento, nel 1962; studia presso l’Accademia di Bella Arti di Palermo, dove attualmente è docente di Scultura e Tecniche della Scultura dopo aver insegnato presso l’Accademia di Belle Arti di Carrera. È l’autore del ritratto in bronzo dello scrittore Leonardo Sciascia, ubicato nella sua città natale e della scultura in bronzo dedicata al celebre Commissario Salvo Montalbano, personaggio ideato dallo scrittore Andrea Camilleri, a Porto Empedocle, oltre alla scultura raffigurante lo stesso Andrea Camilleri posta in via Atenea ad Agrigento. Ha collaborato con diversi artisti tra cui Vanessa Beecroft per il progetto “VB62” nella Chiesa di Santa Maria dello Spasimo di Palermo per cui realizza le sculture in gesso utilizzate durante la performance.
Ha esposto in numerosi musei e istituzioni in Italia. Tra i suoi più recenti progetti vi sono le mostre “Memorie: vedute laterali e oblique” con cui inaugura gli spazi espositivi della Torre Carlo V, a Porto Empedocle e in cui le oltre 40 opere si presentano come rappresentazioni di un passato atavico e collettivo; “Dalle Dure Pietre” presso il Palazzo dei Giganti, la Cappella di Santa Sofia e il Parco Archeologico Valle dei Templi ad Agrigento in cui l’artista attraverso i calchi di elementi naturali e le figure riflette sul tema profondo del rapporto tra uomo e natura – base di tutta la sua poetica – dialogando con spazi carichi di memoria come gli antichi edifici sacri della Valle dei Templi; le grandi installazioni di “Arcadio/Terre in moto” all’interno del Parco Archeologico Naxos a Taormina dove si confronta con le rovine dell’antica colonia greca attraverso una interpretazione lirica e scultorea della migrazione; ”Paludi” presso fondazione La Verde La Malfa a Catania. E “Come pietre nel paesaggio” nel Castello Chiaramontano di Racalmuto in cui l’artista affronta il tema della natura basando le sue opere sull’elemento primario e archetipico della pietra.
Lo scultore ha in corso di progettazione, per l’Arcidiocesi di Agrigento, la realizzazione dei poli liturgici del nuovo Complesso parrocchiale Santa Barbara di Licata.
Altre Info (qui)