Si è conclusa sabato 6 maggio 2017, con la Celebrazione Eucaristica nella matrice, la Visita Pastorale dell’arcivescovo Francesco a Santa Elisabetta. La prima a tenersi dopo l’indizione ufficiale del 25 febbraio 2017.
L’arcivescovo ha iniziato la sua vista nella piccola comunità sanbettese lo scorso 29 aprile quando è stato accolto nella chiesa madre, Santo Stefano martire, dalle autorità civili, militari e dalla comunità ecclesiale con due distinti saluti quello del sindaco, arch. Domenico Gueli e dell’arciprete don Giuseppe Gelo (guarda il video dell’accoglienza che il nostro settimanale ha trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook) . Al suo arrivo in paese, anche i giovani dell’oratorio hanno voluto dare il “Benvenuto al cardinale con un inno “Benvenuto don Franco!”, scritto per l’occasione e un momento di spettacolo musicale con danze e scene.
Una settimana intensa segnata dall’ascolto e dall’incontro personale e comunitario con la gente. L’arcivescovo Francesco ha incontrato non solo la comunità ecclesiale e gli operatori pastorali della parrocchia ma anche il mondo del volotariato e le varie realtà che operano nel territorio sabbettese. Non sono mancati incontri con gli anziani, le famiglie gli ammalati, i disabili, con le agenzie educative, ha visitato delle realtà imprenditoriali presenti nel territorio e delle comunità che accolgono minori stranieri non accompagnati.
“”Ho pregato il Signore per questa città, ha detto il card.Montenegro al termine della S.Messa (qui il video) che chiudeva la visita pastorale, perché possa essere una città dove attraverso l’amicizia, si costruiscano cose belle, e ho pregato – ha continuato – per la comunità cristiana perché all’interno della città possa essere quel lievito di cui ci parla il Signore”. “Faccio il tifo per voi” ha detto al sindaco Gueli.
Il sindaco, arch. Domenico Gueli parla di “giorni di condivisioni, che sono serviti anche a noi – ha detto ai nostri microfoni – per guardarci dentro e a conoscerci. La città ha risposto grandemente e ringrazio il cardinale per quello che ha saputo infondere nei nostri cuori. Questa esperienza ci servirà, ha concluso, per guardare avanti con speranza”. Don Giuseppe Gelo, invece, parla di “giorni di grazia particolari, nei quali abbiamo sperimentato quanto è grande l’amore di Dio, attraverso la presenza dell’Arcivescovo, che ringraziamo per quello che ci ha dato ma soprattutto per quello che lui è, in questi giorni è diventato uno di noi”.