L’8 dicembre, solennità dell’Immacolata, anche l’Azione cattolica dell’arcidiocesi di Agrigento celebra la Festa dell’adesione; una giornata significativa per tutta l’Azione Cattolica Italiana. Nelle comunità parrocchiali è anche l’occasione per presentare le attività dell’associazione, per riflette sulla peculiare vocazione dei fedeli che vi aderiscono e sul loro servizio nella Chiesa locale, e nei loro ambienti di vita. A pochi giorni dalla celebrazione pubblichiamo il contributo del presidente diocesano Giovanni Gueli
“Noi soci di AC – ragazzi, giovani e adulti – rinnoviamo con entusiasmo il nostro “Sì” al Signore e alla Chiesa. L’adesione – scrive il presidente Gueli – è molto più di un gesto formale: è una scelta consapevole e appassionata che esprime fiducia, gratitudine e appartenenza alla grande famiglia che è l’AC. Con un gesto concreto, desideriamo riaffermare il nostro impegno a servizio delle comunità locali che abitiamo, mantenendo al contempo uno sguardo aperto sul mondo. Aderire all’AC non è solo una scelta personale: è una dimensione comunitaria e, al tempo stesso, una scelta pubblica, fatta dinanzi alla comunità e per la comunità.
Questo gesto esprime il nostro desiderio di esserci,
nel mondo e nella Chiesa, senza temere di essere chiamati a offrire il nostro contributo, ovunque ci troviamo e così come siamo. È un segno del nostro affetto per le comunità e i parroci con cui vogliamo camminare, al servizio di tutti.
Quest’anno associativo – continua il presidente – si preannuncia ricco di appuntamenti significativi. Tra questi, il Giubileo, in particolare, sarà occasione di preghiera per tutta la Chiesa, da vivere intensamente anche attraverso gli eventi giubilari diocesani.
Il cammino sinodale delle Chiese italiane ci vedrà impegnati, come associazione, ad esercitare lo stile dell’incontro, del dialogo, dell’ascolto reciproco, nei contesti, diocesani e parrocchiali, e nelle sfide che il nostro Vescovo Alessandro ci chiamerà a raccogliere e ad abitare. Accogliamo, perciò, con entusiasmo, l’invito di Papa Francesco a essere “atleti e portabandiera di sinodalità”, impegnandoci a vivere concretamente la “conversione missionaria” (EG, 30). Questo significa, per noi, non limitarci a condividere valori, ma assumere scelte consapevoli e responsabili, affrontare con serietà le decisioni più difficili e vivere, nella sequela di Gesù, il buon Samaritano, un’esperienza di Chiesa che non lascia indietro nessuno.
All’inizio di questo nuovo anno associativo – conclude il presidente – invochiamo l’aiuto della Vergine Maria, affinché ci sostenga e ci accompagni nel cammino verso la santità, portando la luce del Vangelo nei luoghi della vita quotidiana.
