
Nell’impossibilità di celebrare quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, il Giovaninfesta con il consueto festoso raduno di giovani provenienti da tutta la diocesi, l’Arcivescovo, Francesco Montenegro, incontrerà i Giovani sul Web (Vedi come). In questa occasione – che offrirà una sintesi delle varie edizioni, con testimonianze, video e immagini – proponiamo ai nostri lettori la video-testimonianza (integrale) che abbiamo realizzato con uno dei protagonisti di questa storia ultra trentennale: quella di don Alfonso Tortorici (foto a destra), promotore di questa speciale esperienza giovanile.
Don Alfonso ci racconta gli inizi del Giovaninfesta che si collocano nel contesto del piano pastorale diocesano voluto dal Vescovo Mons. Luigi Bommarito per l’attuazione del Sinodo Pastorale Diocesano degli anni 1979-81.

Nell’anno Santo della Redenzione indetto da Giovanni Paolo II per il 1983-84, si costituisce – ci racconta don Alfonso – un Gruppo Promotore Diocesano della Pastorale Giovanile che la vigilia della domenica delle Palme organizza nella cattedrale il Giubileo della Gioventù voluto dal Papa, con la partecipazione di 500 giovani. Da lì poi i primi tre Giovaninfesta del 1985,

87 e 88 con la partecipazione di 1.500-2.000 giovani ogni anno al Palazzetto dello Sport di Agrigento. Successivamente il Giovaninfesta assunse la forma itinerante per i comuni dell’Arcidiocesi, con il passaggio della Croce, che il Papa Giovanni Paolo II consegno ai giovani il 9 maggio del 1993 allo Stato “Esseneto” di Agrigento, al termine di ogni edizione al comune che l’anno successivo avrebbe ospitato l’Evento.