La Chiave di Livatino (editoriale)

2102
il pellegrinaggio (ph.C.Petrone)

L’evento della traslazione del corpo del beato Rosario Livatino, che sabato 15 marzo 2025 ha attraversato da porta a porta la Città di Canicattì, ha significati molteplici. (vedi)

Di immediata evidenza che il trasferimento delle reliquie renderà accessibile al popolo di Dio l’omaggio della devozione e l’esercizio consono del culto al giudice martire. Con discrezione, allo stesso tempo, si effettuerà la ricognizione canonica e i trattamenti per garantire la migliore conservazione delle reliquie. Il significato di questa attività specificatamente cristiana di trattare con superlativo riguardo quello che per altri sono “salme e tombe” si radica nella fede: la Chiesa, infatti, è Madre dei Santi. Ed è per questo che l’Arcidiocesi di Agrigento, avendo il beato Livatino con il suo martirio seguito più da vicino il Signore Gesù Cristo, ne intende custodire la memoria, proponendo ai fedeli il suo esempio di santità nella sequela di Cristo (LG nn. 50-51).

Quanti sono animati di “buona volontà”, con il segno della traslazione del corpo del beato dall’estremo del cimitero all’altro estremo della parrocchia Santa Chiara ed ora collocato “fra le case e attività degli uomini”, coglieranno magari la qualità della cittadinanza attiva, della pratica della legalità e dell’impegno per l’estirpazione della mentalità mafiosa. Innumerevoli sono le istituzioni pubbliche e private, gli edifici pubblici come scuole e tribunali, le associazioni e i prodotti culturali che sono fioriti dal ‘seme Livatino’. Cogliere il senso profondo della realtà e trovare il modo migliore per la sua proficua comunicazione, decidersi, decidere insieme e migliorare l’essere con e per gli altri è quello che ci rende umani.

sosta davanti la casa del Giudice

Con termine ormai consolidato, questa pratica nella dinamica della fede cattolica, si definisce discernimento. Afferisce al mondo di Dio e va vissuta nella fede, speranza e carità. Comunicare e discernere è pratica spirituale che invera, nel battezzato e nella Chiesa, la dimensione profetica, sacerdotale e regale.  Dal Vaticano II sino al Sinodo in atto, il discernimento comunitario e la comunicazione nello Spirito tendono ad attestarsi come pratica spirituale nella contemplazione e nella elezione di Dio nella storia. In altri termini: la Chiesa stessa esercita il discernimento sul suo essere “sacramento” del Regno di Dio nel mondo.

Il pellegrinaggio delle reliquie attraverso Canicattì, e in senso mediato del territorio dell’Arcidiocesi, è perciò un preciso ammonimento che Dio ci ha dato in questo Anno Santo.

Il corpo del beato che ribaltata la pietra tombale come segno del Risorto attraversa le porte e rientra nella città dei vivi è rinvio della Chiesa al principio di realtà da discernere nel vangelo da accogliere e comunicare.

Lo aveva già detto il nostro vescovo nel Messaggio per l’Avvento 2024: “A nulla serve il Giubileo, se attraversiamo le porte sante delle Chiese, ma schiviamo quelle – non meno sante – della vita. Per orientare e sostenere il cammino l’Anno Santo dovrà quindi rimetterci in cammino. Il pellegrinaggio ci ricorderà l’urgenza -insieme alla bellezza e alla fatica – di questo dovere a cui non ci possiamo sottrarre. Ma, se i cammini giubilari seguono percorsi prestabiliti, quelli pastorali — e soprattutto quelli esistenziali – richiedono un discernimento da compiere personalmente e comunitariamente secondo le istanze della restituzione e della ricomposizione che il Giubileo, nella Sacra Scrittura come nella vita della Chiesa, comporta ed esige”.

sullo sfondo la Chiesa San Domenico, parrocchia del Giudice (ph. Carmelo Petrone)

Ecco: la vicenda del martirio apice della qualità della vita cristiana – e le riproposizioni del significato nell’evento della traslazione e del pellegrinaggio a Santa Chiara di Canicattì – ci riconsegna la fragranza attuale della testimonianza di Cristo da parte del magistrato martire. Lo ha ricordato il nostro Vescovo davanti la Chiesa san Diego, al cuore di Canicattì, durante il pellegrinaggio di sabato scorso. Don Alessandro ha ripreso i valori che il beato in una conferenza riferiva a coloro che esercitano il potere giudiziario e ha invitato a ‘traslarli’ nella propria vita: avvertire con umiltà le proprie debolezze; fuggire i giudizi temerari; comprendere l’uomo che si ha di fronte e porsi con costruttiva contrizione. In sintesi: è la legge dell’amore cioè la forza vivificatrice della fede che consente di giungere alla radice del problema e concorrere a risolverlo. Come il giudice tutti siamo chiamati a scegliere, a decidere di continuo, la cosa più difficile che l’uomo è chiamato a fare. Questi sono gli atteggiamenti cardine dell’operatore del diritto, diceva Livatino. Che proseguiva: la decisione mentre dirime la problematica del passato comporta una previsione degli effetti a venire. Nell’anno in cui ci professiamo pellegrini di speranza, il vescovo ha consegnato ancora ad ogni battezzato, al suo discernimento e al discernimento comunitario non solo le parole e gli atteggiamenti di Livatino, ma soprattutto, come significato profondo, la qualità della sua fede. Le sue reliquie sono restituite alla città dei viventi. Questa attende, e con essa l’anima beata di Livatino, che noi credenti ci ‘restituiamo’ alla vita nuova dello Spirito. Dio vuole rivelarsi Padre misericordioso ma resta nascosto se i suoi figli ne travisano il volto: è ora di riconsegnarsi e di credere al Vangelo, ad assumere i tratti di Gesù e restituire dignità dovunque è offeso nei suoi fratelli più piccoli. 

Senza spazi e tempi, modi di comunicazione nello Spirito e discernimento comunitario il cattolicesimo agrigentino precipiterà in convenzione e vuota forma, ammonisce ancora il vescovo. La porta del Giubileo è aperta, la porta della vita è stretta. Livatino vi è passato per primo, come ‘significato profondo della realtà’ ci viene donato con la sua fede e il suo martirio. Livatino della porta della vita ci consegna la chiave.    Carmelo Petrone          

(Editoriale pubblicato sul n.9/2025 del settimanale  “L’Amico del Popolo”)