Mons. Damiano (STM CESi) “Ricostruire un tessuto di fiducia”

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Dopo oltre tre anni di sperimentazione, Papa Francesco ha confermato il motu proprio Vos estis lux mundi, che contiene le norme per prevenire e contrastare gli abusi sessuali contro i minori e le persone vulnerabili.

Entra in vigore il 30 aprile: di fatto, abroga la precedente del maggio 2019 e conferma la volontà di proseguire nella lotta a questi crimini.

La pubblicazione risulta, in alcune parti, aggiornata. Le novità riguardano, tra le altre cose, l’estensione delle norme riguardanti la responsabilità dei vescovi e i superiori religiosi anche ai laici moderatori di associazioni internazionali di fedeli riconosciute dalla Santa Sede; nella nuova versione si parla di “delitto contro il VI comandamento del decalogo commesso con un minore o con persona che abitualmente ha un uso imperfetto della ragione o con un adulto vulnerabile”. Un’altra modifica riguarda la tutela di chi presenta la segnalazione di un presunto abuso, estesa adesso anche “alla persona che afferma di essere offesa e ai testimoni”. Rafforzata anche la parte dove si chiede di salvaguardare “la legittima tutela della buona fama e la sfera privata di tutte le persone coinvolte”, nonché la presunzione di innocenza per chi è indagato in attesa che vengano accertate le sue responsabilità.

La Conferenza episcopale siciliana ha, da tempo ormai, istituito un Servizio regionale per la Tutela dei minori e delle persone vulnerabili e ha fortemente voluto un Centro Regionale di Ascoltoche si può contattare all’indirizzo email: tutelaminori@chiesedisicilia.org.

Nelle diocesi di Sicilia, già da tempo, sono stati aperti e sono operanti i Servizi diocesani di tutela (SDTM): sono conformi alle indicazioni del Papa e operano secondo le indicazioni del Vaticano.

Il Delegato della Conferenza episcopale siciliana per il settore è mons. Alessandro Damiano.

Nel video la sintesi sul cammino di ascolto, accoglienza e cura delle Chiese di Sicilia.

 

 

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