Dopo la presentazione ufficiale del progetto per la realizzazione del “Parco Livatino”, avvenuta l’11 febbraio 2023, martedì 16 maggio, nella Sala Chiaramontana del Seminario Arcivescovile di Agrigento, alla presenza del Questore, dott. Emanuele Ricifari e del vescovo di Agrigento, delle autorità civili e militari del territorio agrigentino, si è dato il via alla sottoscrizione tra enti pubblici, istituzioni e privati, per la raccolta dei Fondi necessari per la realizzazione.
Il Parco sorgerà nell’area adiacente la stele commemorativa dell’uccisione del giudice in Contrada Gasena sulla statale 640, e interesserà circa 4.500 metri quadrati concessi gratuitamente per dieci anni dall’Anas alla Co.N.Al.Pa, il Coordinamento nazionale per gli alberi e il paesaggio, sez. di Agrigento intitolato al “Giudice Rosario Livatino”.
Il progetto prevede la bonifica dell’area che circonda la stele che ricorda il magistrato, la realizzazione di un percorso che raggiunga il luogo dove Livatino, fuggendo lungo la scarpata dopo i primi colpi, venne raggiunto e ucciso dai killer, oltre alla segnaletica e ad una serie di percorsi didattici. Saranno costruite due piccole rampe, per superare il dislivello, con staccionate e impianto di illuminazione alimentato da pannelli fotovoltaici, anche per il funzionamento di un sistema di videosorveglianza. Non va dimenticato, infatti, che la stele, posta sul luogo dai genitori di Livatino, venne più volte danneggiata e oltraggiata. L’area sarà inoltre rimboschita con alberi e altre piante tipiche della vegetazione siciliana, un altro modo per ricordare il giovane magistrato che fu tra i primi a occuparsi di inchieste in tema ambientale, come quelle sull’abusivismo edilizio e gli incendi boschivi. Alcune tabelle illustreranno la vita di Livatino e quella di carabinieri, poliziotti, magistrati che sono stati uccisi dalla mafia. «Degli 80.000 euro necessari per la realizzazione del progetto – spiega Domenico Bruno, presidente del Co.N.Al.Pa , agrigentino, ex commissario del Corpo forestale siciliano e stretto collaboratore di Livatino nelle inchieste ambientali – sono pure previsti i costi per 5 anni di manutenzione del Parco che dovrà diventare una meta speciale per le scolaresche, le famiglie e tutte quelle persone che intendono onorare la memoria dei nostri eroi, gli eroi del popolo siciliano che sono stati uccisi dalla mafia.
La progettazione del Parco è stata curata da Giovanni Lo Iacono, agronomo e presidente della “cooperativa Rosario Livatino” che coltiva terreni confiscati, a metà degli anni ’80, dal giudice Rosario Livatino e assegnati nel 2012 alla cooperativa che porta il nome del magistrato.
Adesso è però necessario che si trovino i fondi per realizzare il progetto e per questo sono stati chiamati a raccolta un po’ tutti gli Enti e le Associazioni operanti sul territorio. A breve sarà online il sito www.parcolivatino.it ed è stato attivato – ha spiegato il sgretario del Conalpa, Alfonso Scanio, un conto corrente bancario sul quale confluiranno le donazioni da parte dei cittadini che vorranno contribuire alla realizzazione dell’opera».
Nell’incontro in cui si è dato l’avvio alla sottoscrizione il questore Emanuele Ricifari, nella qualità di Presidente nazionale della Associazione Nazionale Funzionari di Polizia (A.N.F.P.), ha dichiarato (qui) che si farà promotore presso tutte le questure d’Italia per coinvolgere gli Uffici ed il personale che vi presta servizio a sottoscrivere ed appoggiare l’iniziativa che darà la possibilità di rendere il luogo dell’omicidio del giudice Livatino un luogo di rinascita.
Al termine della manifestazione la Delegazione Provinciale del Co.N.Al.Pa di Agrigento ha espresso grande soddisfazione per le dichiarazioni dell’Arcivescovo, Alessandro Damiano, (ascolta qui), del Questore dr. Emanuele Ricifari, del presidente regionale dell’U.N.I.M.R.I, Cav. Franco Messina e dell’Arch. Dr. Pietro Fiaccabrino in rappresentanza dell’ordine degli Architetti della provincia di Agrigento.
Per partecipare alla sottoscrizione l’iban è
IT85 S030 6909 6061 0000 0193 913
Causale: Parco Livatino.
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Vedi qui l’elaborazione, non definitiva, del modello digitale del Parco realizzata dall’arch. Starlight Vattano.