Oggi, 9 maggio 2020, ricorre il XXVII anniversario della visita di San Giovanni Paolo II ad Agrigento, culminata nello storico “grido del Cuore” – come lo definì lo stesso San Giovanni Paolo II – contro la mafia invitando i mafiosi a conversione. Quel giorno, sul palco della Concelebrazione, a Piano San Gregorio, sono stati collocati due immagini sacre particolarmente venerate dalla nostra gente: l’icona della Madonna della Consolazione di Burgio ed il SS. Crocifisso di Santa Margherita di Belìce, venerati da San Giovanni Paolo II (vedi foto). Per le comunità ecclesiali dei due comuni la presenza sull’altare papale delle immagini sacre continua a rappresentare motivo di orgoglio.
L’Inno-preghiera. In questo giorno vi raccontiamo del margheritese Giuseppe Marchese, che il

9 maggio del 2013, ventesimo anniversario della visita pastorale di Giovanni Paolo II, ha composto – quella che lui ama definire, “un’inno-preghiera in musica” – al termine del conferimento del ministero dell’Accolitato chiesa Madre di Sciacca. “È un inno – ci dice – al Santissimo Crocifisso che ho composto proprio ai suoi piedi nella Chiesa Madre di Santa Margherita di Belìce. Il nostro – continua – è un crocifisso ligneo del XVI secolo di grande valore artistico a cui siamo molto legati… Dell’ inno – continua – Io ho composto le parole, la musica e la voce è la mia”; Giuseppe, però, tiene a precisare che “ un aspetto particolarmente bello legato a questo canto e che “ sono stato aiutato nell’orchestrazione, nell’incisione del brano e nella voce del coro, da un mio caro amico che è un evangelico pentecostale (ADI). Il canto – conclude – l’ho tenuto nel cassetto per tanti anni e solo nel 2019 l’ho pubblicato su Youtube”. Nel video che pubblichiamo il canto di Giuseppe è preceduto dall’ intervento di Giovanni Paolo II che lancia il famoso anatema contro la mafia al termine della Concelebrazione eucaristica nella Valle.