Sabato 13 aprile, con replica il 14 aprile, Domenica delle Palme, , nella parrocchia S. Nicola Fontanelle di Agrigento è stato messa in scena il recital sulla Passione di Cristo “Non uccidetelo è innocente.” Il recital, scritto da Giosy Cento, è stato rielaborato da Paolo e Margherita Colajanni riuscendo ad ottenere un musical che rilancia un messaggio di Pace e di amore universale.
Al termine della prima rappresentazione abbiamo incontrato Paolo Colajanni che ne ha curato, insieme alla moglie, anche la regia.
“Ci siamo impegnati parecchio – ci dice – per poter realizzare al meglio questo musical, con tanta buona volontà da parte degli interpreti, dei costumisti, dei tecnici e di tutti i collaboratori. Ogni sera – continua Paolo – ore e ore di prove di memoria, di postura, di costume, cori e canti, posizioni, luci e tanto altro. E mai una volta siamo stati tutti presenti alle prove per svariati motivi, Questa sera – ci dice – è la prima volta in cui siamo, finalmente, tutti presenti. Ma alla fine speriamo essere arrivati ad una accettabile conclusione. Anzitutto – continua Paolo – dobbiamo sapere che nessuno dei partecipanti può definirsi attore in quanto siamo tutti parrocchiani volenterosi di dare il proprio contributo per rendere vivace e partecipe la nostra comunità con la benedizione e la massima disponibilità dei nostri sacerdoti Don Andrea, Don Gero e Don Carmelo. Comunque – continua – è stata l’occasione giusta per conoscerci meglio e rinsaldare la nostra amicizia”.
A Paolo chiediamo, anche, di entrare nel tema del musical. “Sotto gli occhi di tutti – dice – , ora come allora, sfilano attentati, omicidi, violenze, mafia, rapimenti di innocenti, sopprusi, prepotenze, emigranti, naufragi, morti. Fatti antichi e attuali che l’egoismo e la violenza umana ripete con usuale quotidianità. La passione di Gesù, così avvincente, drammatica ed anche convincente – continua Paolo – pone ad ogni generazione l’eterno interrogativo: “ ucciso… perché?” Ma anche poteva essere evitata quella morte? Di chi la colpa? Del popolo o del potere politico? Ma i protagonisti d’allora furono coscenti di uccidere l’Uomo-Dio? Possibile che un Innocente amato e dichiarato tale da tutti potesse essere ucciso così? Questo recital – conclude Paolo – è un tentativo di vivere la Passione di Gesù, chiedendo a tutti di immedesimarsi nel dramma, sempre attuale, giudicandolo personalmente”.
“Il gruppo teatrale- tiene a precisare Paolo – è stato formato da parrocchiani di diverse fasce di età, impegnati ad interpretare i vari personaggi. L’atmosfera che si è venuta a creare è stata di vivace collaborazione e intensa amicizia. Le musiche sono state eseguite da Vito Lauricella con il coro parrocchiale. Le luci fornite da Riccardo Liotta e date da Gaetano Lauricella. Le immagini e didascalie sono state curate da Loredana Federico”.
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