Iniziamo una nuova settimana, siamo al lunedì della II settimana di Pasqua. L’Arcivescovo Francesco, anche oggi ci offre una riflessione sulla prima lettura tratta dal libro degli Atti degli Apostoli e sul Vangelo che ci narra dell’incontro tra Gesù e Nicodemo, uno dei notabili ebrei, che si reca di notte da Lui per parlare della salvezza.
Nella riflessione l’Arcivescovo ci mette in guardia da una fede autoreferenziale: “… del Vangelo – dice – ci ricordiamo solo le pagine che ci interessano… A volte – ammonisce tutti – ci sentiamo più incisivi e più utili, offrendo le nostre parole. Le omelie come la nostre catechesi – dice don Franco – , sono la proposta non di ciò che pensa Lui, ma ciò che noi pensiamo e di ciò che vogliamo che la gente diventi purché ci la somigli; a nostra immagine e somiglianza li vogliamo… Annunciare – continua don Franco- è fare incontrare gli uomini con l’amore di Gesù. Oggi ci vuole una Chiesa che annuncia con franchezza. L’evangelizzazione è una questione di amore. È Cristo che trasforma i credenti in lievito profetico in una società che deve rinnovarsi nella verità e nella carità… E commentando l’incontro con Nicodemo, chiosa, che la salvezza dell’uomo è legata alla novità che Dio ha intenzione di donarci in Gesù. Sbagliano – conclude – quanti in nome della fede rifiutano le forme dell’aggiornamento, dell’innovazione, del progresso. Come sbagliano coloro che in nome dell’innovazione e del progresso respingono le novità della fede.
> La liturgia del giorno
> Ascolta la meditazione
#chiciseparera #ldp