Emergenza idrica in Sicilia, Schifani chiede poteri speciali

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Nella giornata di ieri, a distanza di alcuni giorni dalla manifestazione, alcuni rappresentanti del comitato #vogliamolacqua e il Cartello sociale, hanno consegnato al prefetto di Agrigento Filippo Romano il documento in cui sono racchiuse le richieste: 6 punti che riassumono le soluzioni a lungo termine e non nell’immediato per uscire da un’emergenza che tale non è alla luce del fatto che il problema della mancanza d’acqua nell’Agrigentino si trascina da sempre.

Leggi il documento presentato al prefetto 

Ma dall’incontro e soprattutto dall’intervista al prefetto Romano, emergono delle novità che dovrebbero fare ben sperare. «Il presidente della Regione – ha dichiarato il prefetto Romano – ha chiesto ulteriori poteri speciali con un particolare obiettivo, quello di ottenere delle sostanziali velocizzazioni nelle pratiche». Il prefetto ha anche sottolineato come il sistema debba cominciare a ben funzionare dalla base forse con qualche intervento legislativo. Sicuramente la Prefettura, come ha anche rimarcato Romano, non è il gestore del servizio idrico, non può fornire acqua «può solo cercare di coordinare, incoraggiare, spingere e eventualmente intervenire nei casi estremi in cui sia a rischio l’ordine pubblico con i poteri di ordinanza».
Ma l’Ati idrico e Aica, in tutta questa vicenda dove sono?