Da lunga tradizione, il Giovedì Santo, all’inizio della Messa Crismale – che vede la Chiesa e i presbiteri dell’Arcidiocesi, stringersi intorno al vescovo per il rinnovo delle promesse dell’ordinazione e la benedizione degli oli sacri – il Vicario Generale, a nome del presbiterio e della comunità ecclesiale, rivolge al Vescovo un messaggio di augurio. Anche quest’anno, in pieno clima emergenziale, in cui non si è potuta celebrare la messa crismale, don Melchiorre Vutera, vicario generale, ha ugualmente rivolto il suo augurio.
> La lettera del Vicario generale
“Nessuno di noi avrebbe mai immaginato di vivere questo periodo di Quaresima e di Settimana Santa rinchiusi in casa a causa di un’emergenza sanitaria, tale da sospendere la celebrazione delle SS. Messe in forma pubblica e tutte le altre attività spirituali e pastorali in un tempo e in una settimana così importante per la nostra vita di fede. Le siamo riconoscenti – scrive don Vutera ricolto al vescovo – perché ci ha fatto comprendere che il digiuno eucaristico, cui i nostri fedeli sono costretti per necessità, ha una grande forza educativa perché aiuta ad accorgersi del bisogno e quindi del desiderio di Cristo”.
“Grazie – prosegue Vutera – per la sua guida sicura e paterna, grazie per le dotte e profonde riflessioni sulla liturgia del giorno, grazie per l’incoraggiamento a guardare avanti perché “il sole domani sorgerà”, grazie per lo stimolo a vivere questo tempo come momento di grazia per crescere nella fede e nella solidarietà verso i fratelli più bisognosi”.
Don Vutera ha voluto esprimere il suo ringraziamento agli “operatori sanitari, alle forze dell’ordine, agli amministratori, ai gruppi Caritas e di volontariato per il servizio che prestano agli ammalati, alla popolazione e alle persone bisognose”.
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