Ad un anno dalla morte di Andrea Camilleri, avvenuta il 17 luglio 2019, lo scrittore è stato ricordato, con momenti celebrativi diversi, nei comuni di Porto Empedocle, città che gli ha dato i natali il 6 settembre 1925 e ad Agrigento, dove si formò agli studi classici frequentando il Liceo Empedocle.
Nel capoluogo, è stata scoperta una statua bronzea, collocata tra la via Atenea, via Pirandello e piazza S. Francesco, dove, come scrive Salvatore Picone su malgradotuttoweb, « è nata Vigàta: “Perché lì, al centro di quella piazza – – lo raccontava lo stesso Camilleri – ogni bambino raccontava la storia del suo paese: «Sai? Aieri spararu o me paisi…». Fra noi ci raccontavamo i fatti: «‘U pischerecciu stava affunnannu…». Ognuno le proprie cose… Quindi la grande piazza era come dieci paesi siciliani insieme, riuniti…». L’opera, dello scultore Giuseppe Agnello – lo stesso artista che ha realizzato quella di Leonardo Sciascia a Racalmuto – è stata donata al Comune da Margherita Marrazza e rappresenta lo scrittore seduto al tavolo di un caffè, con una sedia libera accanto; una scelta geniale dell’artista che permette a quanti vorranno di farsi immortalare in foto accanto ad uno scrittore tra i più grandi del panorama letterario contemporaneo.
Al momento celebrativo, presentato dall’attrice Barbara Cappucci, sono intervenuti, il sindaco Firetto, l’attore Sebastiano Lo Monaco, direttore artistico del Teatro Pirandello che ha ricordato, agli inizi della sua carriera, il ruolo determinante di Camilleri per l’ammissione all’Accademia d’Arte Drammatica; “Se oggi sono quel che sono – ha detto – , lo devo a Lui. Il prof. Salvatore Ferlita, invece, ha presentato “Riccardino” (Sellerio editore), l’ultimo libro della serie del Commissario Montalbano, uscito postumo proprio il giorno dell’anniversario, e che Ferlita definisce quasi un testamento della sua opera letteraria. A seguire l’attore Gaetano Aronica, Presidente della Fondazione Teatro Pirandello, che ha letto un brano dell’ultimo romanzo. Alle spalle della statua bronzea del Maestro anche l’attore siciliano Alessio Vassallo, il Mimì Augello della serie “Il Giovane Montalbano”, mentre da un balcone l’attore Giugiu Gramaglia ha recitato altri brani dello Scrittore. Non hanno voluto far mancare la loro presenza, Enzo Bianco, in rappresentanza dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che ha ribadito come Camilleri rappresenti un “patrimonio culturale” del nostro Paese, ma ancora Felice Cavallaro, ideatore della “Strada degli Scrittori”. e il regista Michele Guardì.
A Porto Empedocle, invece, oltre a degli eventi culturali in memoria dell’uomo, del regista, dello scrittore, è stato presentato un grande murales (foto a sinistra), in via Salita Chiesa, nel cuore della città, opera realizzata dallo street artist Ligama ed inserita in un percorso di rigenerazione urbana dal titolo «La salita verso casa, a scalunata di Nené» con la decorazione artistica con i titoli dei libri più famosi dello scrittore empedoclino.
In questo giorno commemorativo, ci è dispiaciuto dover constatare che, nei fatti – al di la delle dichiarazioni sulla cultura, che non conosce confini e del suo ruolo di promuovere, integrare e unire – Agrigento e Porto Empedocle, i paesi di Vigàta e Montelusa, luoghi dove Camilleri ha ambientato i suoi romanzi e le vicende del poliziotto più famoso d’Italia – proprio per ricordare lo Scrittore – che nella sua opera li ha fatti convivere armoniosamente – si sono divisi.
I due comuni, anziché trovare, in occasione del primo anniversario, un momento di convergenza, hanno preferito, legittimamente, scegliere momenti celebrativi separati, nello stesso giorno e per l’identico fine. Teniamo a precisare e vogliamo ribadirlo, a scanso di equivoci, che se le scelte operate dalle rispettive Amministrazioni sono entrambe legittime, e degne di nota per la loro singolarità, tuttavia, non lasciano ben sperare nei tanto auspicati percorsi unitari di valorizzazione turistica – culturale, così come avviene, per esempio, nei comuni del ragusano, scelti dalla Rai come set per ambientare la fiction del Commissario Montalbano o come, tenacemente e con grande fatica, dal 2013, sta cercando di fare, Felice Cavallaro, anima del progetto “La Strada degli Scrittori” che “intende unire cultura e turismo sulla SS 640, nei luoghi della nostra terra, che hanno visto nascere e produrre scrittori di prima grandezza come Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Antonio Russello, Rosso di San Secondo. Il percorso de ‘La Strada’ intende unire i luoghi vissuti dagli autori in un circuito turistico-culturale che induce il visitatore a intrattenersi per godere delle ricchezze artistiche, monumentali, archeologiche e naturalistiche ed apprezzarne anche la tradizione enogastronomica.
L’auspicio è che, chi ha compiti amministrativi – pungolato e corroborato dalle realtà economico/turistico/culturali, abbandonando personalismi, che possono frenare iniziative virtuose di valorizzazione e sviluppo – possa incanalare percorsi di valorizzazione turistico-culturale con progetti dal respiro lungo. Il centenario della nascita di Camilleri (6 settembre 2025) potrebbe essere, per esempio, una prima meta per programmare e promuovere iniziative che vadano ben oltre – così come l’opera di Camilleri è riuscita a fare – i confini territoriali e culturali di Montelusa e Vigàta.
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L’intervista a Salvatore Ferlita: “Camilleri sarà sempre vivo nei suoi romanzi”