Con la consegna della Croce, da parte dei Giovani di Raffadali a quelli di Campobello di Licata, si è conclusa, il 2 Giugno, l’edizione 2022 del Giovaninfesta, il raduno dei giovani dell’Arcidiocesi di Agrigento. Continua così il passaggio, di comune, in comune, della “Croce dei giovani”, quella stessa che San Giovanni Paolo II – che fu il promotore della Gionata Mondiale dei giovani – ha consegnato il 9 maggio del 1993, ai giovani agrigentini nello stadio “Esseneto” di Agrigento in occasione della visita apostolica che culminò nello storico “grido del cuore” nella Valle.
Dopo due anni di stop forzato, a causa dell’emergenza sanitaria, a Raffadali, i giovani hanno potuto ritornare ad incontrarsi in presenza, per quello che, ormai, da 35 anni ogni primo maggio, salvo poche eccezioni, per l’Arcidiocesi di Agrigento è stato sinonimo di Giovaninfesta. A Raffadali si è respirata aria di festa e voglia di ritorno alla normalità con rinnovato fermento e impegno.
La giornata – segnata dal sole, che ha messo a dura prova i giovani e gli organizzatori – è iniziata prestissimo per i tanti che da tutta la diocesi, guidati dai loro parroci e dagli animatori, sono arrivati nel paese del pistacchio. Ad accoglierli, in p.zza Mercato, i volontari e le torte, e le dolcezze realizzate con i prodotti tipici locali, dalle famiglie di Raffadali, affinché ogni ragazzo potesse far colazione in attesa che il Giovaninfesta prendesse il via.
Subito dopo il raduno in “piazza Progresso”, cuore della città, per la preghiera iniziale, presieduta dal vicario generale, don Giuseppe Cumbo, alla quale ha avuto seguito lo svolgimento dei laboratori tematici nelle diverse ville e piazze dislocate per il paese, che si sono contraddistinti per i significativi momenti di aggregazione e riflessione sul tema che ha guidato il momento: “Sette passi verso la bellezza”.
Nel primo pomeriggio il momento di animazione, con canti e balli e la partecipazione di Mirko e Valerio Lucia. La giornata è poi proseguita in piazza Sant’Antonino con la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Mons. Alessandro Damiano – al suo primo Giovaninfesta in presenza – che durante l’omelia cosi si è rivolto alla piazza gremita di giovani: «voglio proporvi due testimoni, due giovani uomini, Piergiorgio Frassati e Rosario Angelo Livatino. Piergiorgio Frassati è stato un giovane come voi, visse con grande impegno la sua formazione cristiana e diede la sua testimonianza di fede semplice ed efficace, diceva sempre “vivere non vivacchiare”. Rosario Angelo Livatino è stato un santo della porta accanto, come lo ha definito Papa Francesco. Vorrei consegnarvi come spunto per un ulteriore declinazione della sinodalità: la sfida del cercarsi, l’arte del raccontarsi e la disponibilità a lasciarsi precedere. Allora sarà di nuovo Pasqua. E il dono pasquale della pace sarà il ‘vincolo’ per mezzo del quale custodiremo ‘l’unità dello Spirito’, nella Chiesa e nel mondo, con i vicini e con i lontani». Durante la celebrazione è stato dato il mandato agli animatori del grest diocesano, quest’anno intitolato “Tobia: in cammino verso l’amore”. Al momento, nel giorno del 2 giugno, Festa della Repubblica, è intervenuto il prefetto di Agrigento, Maria Rita
Cocciufa che ha invitato i giovani a volgere l’attenzione a quanto sta accadendo nel cuore dell’Europa, con la guerra in Ucraina, e a custodire e vivere i valori fondanti della nostra Costituzione.
Successivamente il simpaticissimo duo dei Soldi Spicci con un intrattenimento comico ha offerto emozioni, risate e divertimento ai partecipanti.
Il raduno si è concluso con il consueto rito del passaggio della croce ad una rappresentanza di giovani della città di Campobello di Licata (Guarda il video) che ha accolto così con entusiasmo il mandato di ospitare nel 2023 la prossima edizione del Giovaninfesta. Insieme ai giovani campobellesi anche il sindaco Giovanni Picone che si è detto felice per la scelta degli organizzatori .
Insomma, dice Vincenzo Biancucci del Centro per l’Evangelizzazione, raccogliendo le impressioni dei giovani presenti, “un’esperienza unica di incontrarsi con altri ragazzi provenienti da tutta la diocesi”, “un modo per arricchirsi nella fede e gioire insieme agli altri”.
Fotogallery del GIF (immagini reperite sul web)