La sala Fazello del museo archeologico regionale “Pietro Griffo” di Agrigento, ha ospitato, venerdì 3 giugno 2022, la conferenza stampa di presentazione della mostra itinerante “Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani”, curata da Ilaria Bernardi, in programma dal 5 giugno (prima domenica del mese con ingresso gratuito al museo) al 4 settembre.
Al museo ogni sabato si terranno attività educative gratuite, offerte dall’Associazione Genesi: si terranno due visite guidate, una alle 11:30 e una alle 15, e un workshop partecipativo alle 17. Organizzata dall’associazione Genesi in collaborazione con il FAI – Fondo Ambiente Italiano, la mostra si snoda tra il Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” e la Biblioteca Lucchesiana.
Al “Griffo” la mostra si sviluppa nelle sale e all’interno della Sala Zeus stessa, dove è custodito l’unico esemplare intero di Telamone.
Questi spazi accolgono le opere delle sei sezioni tematiche individuate nella Collezione Genesi, attraverso le quali questi lavori esprimono il loro messaggio legato alla difesa dei diritti umani.
Al fine di indurre i visitatori a scoprire il patrimonio storico e culturale del proprio territorio, Progetto Genesi sceglie di esporre una delle più rilevanti opere della Collezione, Becoming (2015) di Morteza Ahmadvand, presso la Biblioteca Lucchesiana. La mostra itinerante individua all’interno della Collezione Genesi sei principali sezioni tematiche nelle quali questo messaggio viene declinato dalle opere: La memoria di un popolo: le tradizioni e la storia di ogni comunità come memoria collettiva da preservare in quanto elemento identitario fondamentale; Un’identità multiculturale: identità molteplici e l’importanza del dialogo, dell’interscambio e del rispetto reciproco tra culture; Le vittime del Potere: le violenze perpetrate o tollerate, in alcune aree del mondo, dagli stessi governi sui propri cittadini, vittime di costrizioni, censure, genocidi, guerre, sfruttamento; Il colore della pelle: i pregiudizi e le ingiustizie che colpiscono le persone sulla base del colore della pelle negli Stati Uniti; La condizione femminile: il ruolo della donna all’interno di contesti, privati o pubblici, in cui la supremazia maschile è ancora presente; La tutela dell’ambiente: i danni causati dalle attività umane all’ecosistema e l’urgenza di preservare l’equilibrio tra umano e natura mediante uno sviluppo sostenibile.
“La Collezione – afferma Ilaria Bernardi – è stata voluta da Letizia Moratti che ne ha affidato la curatela a Clarice Pecori Giraldi. Il criterio principale per darle vita è stato quello di individuare opere che da un lato parlassero delle più urgenti e attuali questioni sociali, dall’altro fossero capaci di dare una speranza, una via di uscita dai drammi del nostro tempo. L’opera di Alfredo Jaar, ad esempio, mostra due bambini di spalle che si abbracciano mentre sullo sfondo si sta compiendo il genocidio del Ruanda del 1994: la scelta di mettere in primo piano quel gesto di solidarietà e di sfocare il dramma sullo sfondo è emblematico dell’approccio con cui sono state selezionate le opere della Collezione Genesi”. Così il capo delegazione Fai Agrigento Giuseppe Taibi: “E’ importante che tutto ciò avvenga anche ad Agrigento in quanto Agrigento è la “Porta d’Europa” ed è frequentemente interessata da fenomeni migratori. Migrazioni che oggi avvengono anche a causa della crisi climatica. Proprio da Agrigento sono partiti messaggi importanti sul tema dell’accoglienza e del soccorso in mare, messaggi diretti all’intera Comunità Europea e non solo. La Mostra Genesi è visitabile fino al 4 settembre 2022.
Al Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” la mostra si sviluppa nelle sale che si affacciano sulla Sala Zeus e nella Sala Zeus stessa. Questi spazi accolgono le sei sezioni tematiche individuate nella Collezione Genesi, attraverso le quali le opere esprimono tale messaggio legato alla difesa dei diritti umani: Il colore della pelle, La condizione femminile, La memoria di un popolo, La tutela dell’ambiente, Le vittime del Potere, Un’identità multiculturale.
Parallelamente, un’opera della Collezione, relativa alla sezione L’identità multiculturale, è esposta alla Biblioteca Lucchesiana, per indurre il visitatore a scoprire un altro importante bene artistico, architettonico e culturale del territorio nel Centro Storico di Agrigento.
La mostra della Collezione Genesi destina infatti alla Biblioteca Lucchesiana l’installazione video Becoming (2015) di Morteza Ahmadvand (foto sopra). Si compone di tre video, ciascuno dei quali mostra uno dei tre simboli delle principali religioni abramitiche: la croce cristiana, una stella di David, e un cubo raffigurante la Kaaba islamica. I tre simboli ruotano lentamente per poi trasformarsi nella stessa forma, una sfera, del tutto simile a quella posta al suolo. La sfera rinvia al pianeta Terra che dovrebbe accogliere tutti gli esseri viventi, senza alcuna distinzione di sesso, razza, lingua, e religione. Becoming desidera quindi incoraggiare la convivenza tra culture.
Oltre alla mostra, parte fondamentale di Progetto Genesi è l’attività educativa, distribuita in un ricco programma di incontri, visite guidate e workshop, in presenza e online, legati alla mostra, e da un ciclo di dodici conversazioni online in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore che si svolgeranno per l’intera durata di Progetto Genesi, fino al settembre 2022.
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