Non sarà un giovedì santo come gli altri quello che ci accingiamo a vivere. L’emergenza che stiamo vivendo, dovuta al rischio contagio da Covid-19, ha portato, anche la Chiesa, a dovere modificare le tradizionali Celebrazioni. Il triduo santo quest’anno, come scrivono i vescovi di Sicilia, sarà «silente e mesto, nel quale i toni della passione non potranno trovare risoluzione nell’inno festoso dell’annuncio della Risurrezione».
Tra i primi appuntamenti del triduo c’è la messa crismale, in cui i presbiteri rinnovano il loro “eccomi” e dove vengono benedetti gli sacri oli. L’arcivescovo Francesco ha voluto, con una lettera, idealmente abbracciare tutti i presbiteri della diocesi.
Il vescovo ha voluto ringraziare i presbiteri per «quanto fate per le vostre comunità, ma soprattutto per ciò che state facendo in questo tempo di coronavirus». Un tempo in cui sono saltati tutti i criteri della pastoralità «fisicamente abbiamo perso il contatto con la gente, ma è anche vero che quasi certamente siamo chiamati a riscoprire e a costruire l’essere Chiesa con modalità diverse dal passato e in una situazione di grande povertà e precarietà».
> La lettera dell’arcivescovo ai presbiteri per il Giovedì santo
Il vescovo ricorda ai presbiteri come anche questo periodo «è tempo di Dio. È come se improvvisamente qualcuno abbia gridato al mondo intero: stop, basta, fermati! Pensavamo di aver costruito un mondo le cui fondamenta erano solide su quelli che ci sembravano o chiamavamo valori, invece andiamo scoprendo che non erano tali».
Uno sguardo anche alla situazione difficile che il popolo di dio si trova ad affrontare ed un invito ai presbiteri ad osare nella carità «si parla e si vede più povertà, ma senz’altro questa segnerà anche il futuro. Sono e saranno tempi difficili, quelli che ci aspettano; sono in tanti a non lavorare o destinati a perdere il lavoro. So che già tanti di voi stanno condividendo il proprio corrispettivo mensile del sostentamento con le famiglie bisognose del territorio e stanno partecipando alla raccolta fondi #diamociunamano proposta da Caritas Diocesana. A chi non avesse avuto ancora modo di farlo suggerisco di approfittare di questi giorni pasquali per compiere gesti coraggiosi di condivisione, che ci aiutino a vivere concretamente il comandamento dell’amore, legato da Gesù al mistero eucaristico e al ministero sacerdotale durante l’ultima cena».
#chiciseparera