Dopo oltre quarant’anni di chiusura, la storica Chiesa San Girolamo, nel quartiere della “Badiola “, cuore della vecchia Girgenti, riapre le sue porte alla comunità. Ad annunciarlo il parroco don Sergio Bonvissuto, unitamente alla Comunità ecclesiale. Non si tratta – scrivono in una nota – solo una riapertura strutturale, ma un vero segno di rinascita e speranza, capace di ridare respiro e vitalità a una parte significativa della città.

La chiesa, chiusa per lavori di manutenzione straordinaria, messa in sicurezza e ristrutturazione, torna oggi a essere luogo di incontro e di vita comunitaria. La sua riapertura – si legge ancora nella nota – nasce dal forte desiderio della parrocchia di San Michele, che da tempo avvertiva l’urgenza di spazi adeguati per le attività oratoriane, in particolare per i giovani, i ragazzi e anche gli adulti. Vuole essere un centro di aggregazione e accoglienza, dove anche una semplice partita vista insieme o un gioco può diventare occasione di crescita, dialogo, confronto e vera fraternità. È un sogno condiviso, sostenuto dalla comunità della Badiola , che non si è tirata indietro, ma ha dato con generosità: offerte, raccolte, sacrifici piccoli e grandi, tutti messi a disposizione per far rinascere questo spazio sacro e comunitario. Famiglie, anziani, giovani: tutti hanno contribuito, ciascuno secondo le proprie possibilità, animati da un forte senso di appartenenza e di amore per il proprio quartiere.
Il progetto di riapertura ha potuto concretizzarsi soprattutto grazie all’impegno dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Agrigento, guidato da don Giuseppe Pontillo, e alla collaborazione del Genio Civile, che ha curato la parte tecnica con competenza e professionalità. Ma non possiamo non sottolineare lo zelo silenzioso e prezioso di tanti uomini della comunità, che dopo il lavoro, la sera, sacrificando il tempo con la famiglia, si sono messi all’opera con cuore e mani. Muratori, idraulici, elettricisti, falegnami… ognuno ha offerto gratuitamente la propria arte, la propria esperienza e la propria passione per vedere finalmente aperte quelle porte troppo a lungo rimaste chiuse.
La Chiesa San Girolamo non è solo un edificio restaurato, ma diventa oggi segno vivo di una comunità che si rialza, che sogna, che si impegna, che ama e costruisce insieme , avendo come priorità, attraverso l’attività oratoriana , di avvicinare ragazzi e giovani che in questo spazio sacro possono crescere e relazionarsi nella fraternità e con la testimonianza cristiana degli adulti nella fede. Già da questa Settimana Santa, i fedeli potranno varcare nuovamente quella soglia: la parrocchia di San Michele, accogliendo con entusiasmo la proposta della Confraternita dell’Immacolata di Agrigento, ospiterà l’esposizione di una copia della Sacra Sindone di Torino, offrendo così un’occasione di profonda preghiera e riflessione nel tempo più sacro dell’anno.
Auspichiamo che – conclude la nota la riapertura ufficiale della Chiesa possa coincidere con l’avvio del G.R.E.S.T. (Gruppo Estivo) di quest’anno, che vedrà ragazzi e animatori riempire questi nuovi spazi con la gioia del gioco, della formazione e della fraternità. Ci sarà spazio anche per anziani, mamme, gruppi di cucito, attività creative e ricreative, perché stare insieme – anche solo per parlare, per scambiare pensieri o condividere un momento – è già un modo per costruire comunità, generare bellezza e combattere la solitudine.

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“La chiesa di San Girolamo (1500), fu costruita per diventare sede della confraternita di Santa Maria del Monte e di San Girolamo. Nel 1700 subì profonde modifiche nella distribuzione interna, fino ad avere quattro diversi altari dedicati a San Girolamo, al Santissimo Crocifisso, ai Santi Cosma e Damiano e a San Bartolomeo… L’interno della chiesa è ad unica navata con un prospetto a faccia vista che mette in risalto il concio di calcarenite arenaria di cui è costituita la struttura della chiesa. Tra gli elementi ornativi nella navata erano visibili tre finestre finte ed una serie di decorazioni interne in stucchi.”.(cfr qui)