San Giovanni G. ricorda don Michele Martorana, “Apostolo dei giovani”

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È per i giovani che don Michele Martorana ha speso in modo particolare la sua vita, ed è per questo che il 101° Anniversario della sua nascita al cielo è stato celebrato soprattutto con attività organizzate per loro che lui ha tanto amato. Le nipoti Tina, Andreina, Mirella e Renata Martorana hanno commentato felici come Don Michele sia ancora tra noi.

La teca con il cuore di don Michele Martorana

Lo ha testimoniato la grande festa in Chiesa Madre di San Giovanni Gemini svoltasi il 22 aprile, data della sua morte, con i ragazzi del catechismo che, davanti la reliquia del cuore di questo carismatico sacerdote, hanno ascoltato il ricordo emozionante dell’Arciprete Don Gianluca: “don Michele ha donato il suo cuore perché possa continuare spiritualmente a palpitare per amore di voi ragazzi, di voi giovani, di voi bambini, di tutta la nostra comunità e di tutti quelli che vorranno conoscere la sua figura e si vorranno rivolgere a lui. Il cuore non è soltanto la sede dei sentimenti, ma per gli antichi anche la sede della volontà. Con questo dono il nostro don Michele ha voluto anche lasciare un segno, un esempio di vita fondata sul fare il bene sulla scia di nostro Signore Gesù Cristo che ci ha tanto amati da dare la propria vita per noi. Infatti, nonostante i suoi costanti impegni con l’Oratorio, la Cassa Agraria e la Parrocchia, don Michele riusciva a essere sempre presente quando c’era da compiere un’opera buona, da comporre una lite, da asciugare una lacrima”. Il nostro “Apostolo dei giovani” non si è dedicato solo a educare i giovani alla fede, ma ha voluto curare la loro formazione a 360° ed è per questo che ha fondato l’Oratorio parrocchiale ancora in piena attività e a lui dedicato. Per questo, dopo la presentazione della figura di questo sacerdote illuminato, i ragazzi si sono recati nel campetto dell’Oratorio per giocare e divertirsi. Innovativo nella sua pastorale, don Michele si occupava dei giovani in base alle loro diverse esigenze, aprendo scuole serali per chi lavorava nei campi, donando strumenti di lavoro a chi voleva intraprendere un mestiere, vestendo i bisognosi, fondando un complesso bandistico con più di quaranta elementi e con repertorio musicale ben preciso, dando molta importanza alla liturgia tanto da istituire i chierichetti per le grandi solennità e per il servizio della messa.

Nel 1920 fu l’animatore del Convegno della Quisquina cui parteciparono 200 giovani dei paesi vicini e vi diede i natali all’Azione Cattolica Italiana in Diocesi della quale fu nominato Assistente Diocesano ponendo la sede in San Giovanni Gemini.

Domenica 23 Aprile i festeggiamenti sono iniziati con la Messa del Fanciullo nella chiesa  Madonna di Fatima dove si è usato il simbolo delle farfalle per ricordarlo, infatti si narra che, quando Don Michele morì, una farfalla si posò sulle lancette dell’orologio che si fermarono di colpo. La solenne messa delle ore 20:00 in Chiesa Madre di San Giovanni Gemini, presieduta dall’Arciprete Don Gianluca Arcuri con la concelebrazione di Don Salvatore Traina, ha concluso le due giornate di festa alla presenza della famiglia e del Comitato di don Michele Martorana, delle autorità civili e militari di San Giovanni Gemini e Cammarata, di numerosi fedeli di ogni età che con raccoglimento e preghiera hanno reso grazie a Dio per il ministero presbiterale di Don Michele, il cui esempio di bene deve essere sempre ricordato e messo in pratica perché per lui “l’ufficio dell’educatore era un vero apostolato, un sacerdozio civile che concorre con Dio alla salvezza delle anime”.

Irene Catarella
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