Scoutismo: istituito il gruppo scout “Monti Sicani 1”

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“…guardate lontano,
e anche quando credete di star guardando lontano,
guardate ancora più lontano!”

Il 28 aprile 2024 sarà ricordato come una data storica per lo scoutismo dell’entroterra agrigentino. Nella magnifica cornice del Santuario mariano di Alessandria della Rocca, alla presenza del Vicario generale, Don Giuseppe Cumbo, che ha portato il saluto del vescovo dell’Arcidiocesi di Agrigento, si è svolta la cerimonia di consegna dei fazzolettoni del nuovo gruppo scout “Monti Sicani 1”.
Nel corso della S. Messa, celebrata da Don Andrea Carubia (già scout nel gruppo Cianciana 1 e che oggi presta il suo ministero  nella Diocesi di Forlì) in comunione con  Don Emanuele Casola e Don Antonio Corda che assicurano assistenza spirituale al gruppo, rispettivamente a Cianciana e San Biagio Platani, è stata data voce all’unione di intenti, all’insegna della parabola evangelica della vite e dei tralci, sottolineata anche dalle Autorità civili dei comuni montani che, con la loro partecipazione, hanno concretamente manifestato la coesione delle comunità del territorio montano. Il gruppo scout Monti Sicani 1 nasce con lo scopo di garantire la sopravvivenza ed il rafforzamento dello scautismo nell’area montana dei monti sicani ricadente nei comuni di Alessandria della Rocca, Bivona, Cianciana, San Biagio Platani, Santo Stefano di Quisquina e Sant’Angelo Muxaro, nei quali già da tempo si è assistito ad un vero e proprio esodo generazionale, soprattutto delle fasce più giovani,  e che, in altro ambito, ha determinato una unione tra i comuni di natura istituzionale ed economica-commerciale sfociata il 22.05.2004 nella così detta UNIONE DEI COMUNI  “PLATANI-QUISQUINA-MAGAZZOLO”, il cui scopo è quello di promuovere lo sviluppo dell’intero territorio nel rispetto delle specifiche peculiarità dei singoli comuni.
Originariamente, grazie alla  collaborazione e buona volontà di adulti di San Biagio Platani e vecchi lupi del Cianciana 1, nasce l’iniziativa di coinvolgere ragazzi, adulti e bambini, viene aperto il branco, ancorché con la partecipazione iniziale di soli 5 lupetti. Nel 2018, infatti, veniva fondato il San Biagio Platani 1, pressoché contestualmente  alla chiusura del Cianciana 1, unico gruppo scout fino ad allora esistente sul territorio montano. con una storia di oltre 60 anni, in cui erano rimasti solo 2 capi a causa del trasferimento di ragazzi ed adulti, per ragioni di studio e lavoro, fuori sede.
Purtroppo solo due anni dopo, a causa della nota emergenza epidemiologica da COVID 19, si assiste ad un brusca battuta di arresto circa le adesioni dei bambini e tuttavia il seme caduto nell’entroterra sicano germina nella Comunità Capi che si accresce  con il coinvolgimento di alcuni adulti di  paesi limitrofi che mostrano interesse nel  vivere e conoscere lo Scoutismo, e così, dal 2020, la CO.CA. si arricchisce con capi provenienti dai comuni montani  di Bivona e Sant’Angelo Muxaro.  Anche qui, infatti, in passato, hanno operato dei gruppi scouts, in Bivona nell’arco temporale che comprende gli anni ‘70 ed ’80 (durante la nascita dell’AGESCI) e nel paese di Santo Stefano di Quisquina intorno al 2015  ha operato anche un gruppo FSE ormai chiuso. Da questa comunità capi cosi variegata comincia a maturare l’idea di un gruppo unico, che non rappresenti una sola comunità ma un territorio più vasto, che operi nei paesi dove vi siano capi che aderiscono a prestarvi servizio, tenendo in considerazione le forze in campo.
Ben presto la Comunità Capi si rende conto che il calo demografico e l’emigrazione massiccia di giovani e famiglie dai territori sicani influisce sulla stabilità e continuità dei gruppi nei vari comuni, come sperimentato nel tempo ed in particolare alla luce dell’esperienza del Cianciana 1 chiuso a causa dell’emigrazione dei capi in  nord Italia.
Da questa analisi nasce l’idea di un gruppo unico, con una comunità capi unica, che sia di supporto per l’apertura di branche nei vari comuni, e che svolga servizio, con determinazione e spirito di sacrificio,  in unità che pur appartenendo allo stesso gruppo, opera in paesi diversi.
Il terreno ha dato frutto e vengono creati un branco formato oggi da 15  lupetti di San Biagio Platani e 12  di Cianciana, ed un reparto formato da 6 guide e 4 esploratori a San Biagio Platani.
Nasce da qui l’esigenza di un nuovo nome legato ad un territorio più ampio ed un nuovo fazzolettone per consentire la formazione di un gruppo, con un progetto unico,  che non si identifichi con  un singolo comune ma con l’intera area interna dei Monti Sicani comprendenti Alessandria della Rocca, Bivona, Cianciana, Sant’Angelo Muxaro, San Biagio Platani e Santo Stefano di Quisquina.
In ragione di quanto detto il gruppo scegli il nome “MONTI SICANI 1” con il quale sinteticamente individuare gli scouts che, pur provenienti dai diversi comuni montani, operano in sinergia con un unico fazzolettone in favore dei bambine e ragazzi del comprensorio montano dell’entroterra agrigentino, tra i fiumi magazzolo e platani.
È consequenziale la scelta dei colori del fazzolettone, simbolo di appartenenza di ogni gruppo scout, di cui riporta i colori che vengono scelti con un preciso significato simbolico
Il Gruppo Monti Sicani 1 sceglie allora di indossare i colori legati alla decisione di identificarsi con un territorio ampio, che comprende l’area dei Monti Sicani in cui scorrono i fiumi Platani e Magazzolo, scegliendo per il proprio fazzolettone il colore VERDE che rappresenta i boschi e la natura incontaminata, da Sant’Angelo Muxaro a Santo Stefano Quisquina.
Il verde, colore del tempo “ordinario”, è legato alla natura e al rinnovamento della vegetazione, memori degli insegnamenti di B.P. per cui chi fa scoutismo ama la vita, gode della bellezza scoprendo nella natura, il grande libro che Dio ci ha dato.  Sul fazzolettone si incrociano i due corsi d’acqua per indicare l’area interna dei monti Sicani in cui lo scoutismo del nostro territorio affonda le sue radici, dal Cianciana 1 al San Biagio Platani 1, senza dimenticare che in passato i principi dello scoutismo sono germogliati anche a Bivona e Santo Stefano Quisquina, in una relazione di insiemi che trova nell’ inclusione  il suo principio fondamentale, ove possano essere accolti ed inseriti capi, lupetti, esploratori e guide, scolte e rover dei nostri paesi.
Inoltre, l’incrocio del colore blu sul fazzolettone, associato al dogma mariano, rappresenta per il gruppo unico l’abbraccio di Maria alla quale si affida.
Il Gruppo Monti Sicani 1 avvolto dai colori del proprio fazzolettone sarà un gruppo in cui ciascuno “butta il cuore oltre l’ostacolo”, dà un calcio all’impossibile. Nei colori del fazzolettone si riconosceranno persone consapevoli che l’essere diversi significa essere unici, che provenire da diverse realtà dei monti sicani  non è un limite ma un reciproco arricchimento, offrendo ognuno il proprio contributo ed i talenti che Dio ci ha donato al servizio del prossimo.
“Gioca nella squadra di Dio!” affermava BP ed il gruppo Monti Sicani 1 si prefigge l’ambizioso obiettivo di formare uomini e donne, che abbiano ancora voglia di sognare e progettare imprese, di accogliere bambini e ragazzi in una ambiente con sani principi e valori, guidandoli responsabilmente in ambientazioni fantastiche per acquistare nuove competenze nel loro percorso di crescita, vivendo la vita all’aperto, approcciandosi con spirito di avventura e di impegno.
La “buona azione” sarà la stella polare, incarnando lo spirito di servizio verso il prossimo, richiedendosi a ciascuno, dalla pista dei Lupetti fino alla Strada R/S, dalla promessa alla partenza, di prodigarsi con generosità ed altruismo per il bene comune,  formando cittadini capaci animati da buona volontà e spirito di collaborazione, indossando un’uniforme e non una divisa, valorizzando ciò che unisce e non quel che divide.
Solo così le idee e valori differenti potranno convergere superando ogni ostacolo costituendo occasioni di dialogo, in un continuo confronto e arricchimento  tra  diverse individualità in un grande cerchio in cui ciascuno è riconosciuto figlio di Dio, con talenti unici, consapevoli che “Essere buoni è qualche cosa, fare il bene è molto meglio”.

Katia La Barbiera