#vado alMassimo è uno degli hashtag creati dal Servizio di Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Italiana per raccontare sul web, con il contributo dei pellegrini, le tappe del pellegrinaggio che le diocesi d’Italia stanno per compiere in preparazione al Sinodo dei Giovani del prossimo ottobre e che li vedrà giungere l’ 11 e 12 agosto, per l’incontro con Papa Francesco, al Circo Massimo di Roma.
“#vadoalMassimo con i giovani agrigentini” è, invece, un diario del viaggio, a cura del nostro settimanale, con i 240 giovani pellegrini dell’arcidiocesi di Agrigento in cammino con i giovani delle diocesi di Mazara del Vallo, Monreale, Piana degli Albanesi e Trapani.
Domenica 5 Agosto I Tappa (Da Santo Stefano Quisquina a Prizzi)
Il pellegrinaggio ha avuto inizio oggi, 5 agosto, nel cuore della notte, dopo avere ricevuto il mandato, dall’arcivescovo, card. Francesco Montenegro, al termine del Giovaninfesta il 4 agosto a Santo Stefano Quisquina e vegliato in preghiera, ieri sera all’eremo di Santa Rosalia, davanti la cappella dove S. Rosalia visse in eremitaggio. Il pellegrinaggio si snoderà da S. Stefano Quisquina a Palermo e seguirà le tappe dell’ ’itinerarium Rosaliae, percorrendo, cioè, gli stessi luoghi attraversati intorno alla fine del 1100 dalla Santuzza, Patrona di Palermo. “Aiuteranno i giovani a riflettere – dice don Gero Manganello, direttore del Centro per i Giovani dell’Arcidiocesi di Agrigento – sui motivi del rimanere in Sicilia, e a capire da che parte stare e quali scelte compiere per rendere questa terra abitabile”. E proprio all’Eremo di S.Rosalia a Santo Stefano Q. i giovani hanno preso i spunto “dall’epigrafe che Santa Rosalia scolpì a Santo Stefano Quisquina in cui si legge: “Io, Rosalia Sinibaldi, per amore del mio Signore, resto qui”. Il cammino fino a Palermo sulle orme di Santa Rosalia, pertanto, vuol essere un viaggio che apre alla speranza e all’impegno di rimanere nella nostra Sicilia Ad ogni tappa, infatti , saranno declinate, con l’ascolto di testimoni, alcune tematiche specifiche. Nella prima tappa a Prizzi – che è il comune che i pellegrini hanno raggiunto a piedi nella tarda mattinata del 5 agosto – hanno riflettuto e si sono confrontati sul tema del lavoro ed in particolare sul progetto Policoro e i gesti concreti.
In pellegrinaggio con il pastorale dell’Arcivescovo.Sabato 4 agosto, al termine del Giovaninfesta e prima del mandato ai pellegrini, l’arcivescovo Francesco Montenegro, ha voluto consegnare ai giovani un pastorale forgiato in legno ricevuto il dono dai lavoratori del Corpo Forestale di Santo Stefano Quisquina. “Carissimi giovani, ha detto l’arcivescovo, anch’io vorrei camminare con voi… questo pastorale sia per voi sostegno nel cammino e guida nella fatica. Questo pastorale sia per voi forza, sicurezza e gioia.
La giornata del 5 agosto si è conclusa con la celebrazione eucaristica, presieduta da mons. Michele Pennisi, vescovo di Morreale, nella palestra della scuola di Prizzi, dove i giovani sono ospiti per la sera.
Fotogallery di Domenica 5 agosto
(foto di Marco farruggia e Maria Clemenza)
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