La giornata di Martedì 9 maggio 2023, XXX anniversario della visita di San Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi è stata scandita da due momenti celebrativi in memoria della storica visita:
– Valle dei Templi dalle ore 8:30 “Studenti in cammino per la legalità” da Piano S.Gregorio al Tempio della Concordia.
– P.zza Vittorio Emanuele ore16:30 inizio “Pellegrinaggio penitenziale” fino alla Cattedrale e S.Messa, presieduta dal vescovo Alessandro, nel secondo anniversario della beatificazione del giudice Rosario Livatino.
Il Cammino degli Studenti nella Valle
Un tripudio di musica, colori ed emozioni alla Marcia per la Legalità. Da Piano San Gregorio, nella Valle dei Templi, è partita una carovana in festa nel ricordo della visita ad Agrigento di Papa Giovanni Paolo II, avvenuta il 9 maggio del 1993, del suo durissimo “grido” (ascolta qui) invitando i mafiosi a conversione: “Una volta Dio ha detto: Non uccidere. Nessun uomo, nessuna associazione umana, nessuna mafia può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio… Nel nome di Cristo crocifisso e risorto… mi rivolgo ai responsabili: convertitevi. Un giorno arriverà il giudizio di Dio”. Da quel giorno sono trascorsi esattamente 30 anni. Eppure quelle parole sono ancora vive e continuano a fiorire nelle coscienze dei giovani. Il grido sgorgato dal cuore del Papa è risuonato tra le colonne doriche. Cinquemila studenti radunati nel nome della legalità hanno regalato momenti di animazione e di riflessione, coordinati dal direttore dell’ufficio per l’insegnamento della religione cattolica, don Enzo Sazio e dai responsabili della Consulta provinciale studentesca, nell’ambito delle celebrazioni di commemorazione del trentennale organizzate dall’Arcidiocesi di Agrigento. Neanche la pioggia ha fermato la marcia.
“Le parole di Giovanni Paolo II – ha affermato l’arcivescovo monsignor Alessandro Damiano – ci richiamano alla fede. La stessa fede che ci ha accompagnato in questa mattinata. Quando l’uomo si apre alla fede sperimenta che l’egoismo viene sostituito dall’altruismo, l’odio dall’amore, la vendetta dal perdono, la cupidigia dal servizio amorevole, l’egoismo dalla solidarietà, la divisione dalla concordia e siamo ai piedi del tempio della Concordia. Ciò avviene quando l’uomo si apre alla fede. Dobbiamo alzarci, dobbiamo liberarci dalla globalizzazione dell’indifferenza. Oggi l’indifferenza è una malattia grave. La vita non è fatta di granelli di sabbia che scorrono dentro una clessidra. Ma è un dono prezioso che viene da Dio e che deve essere tutelata in tutte le sue manifestazioni. Siate, siamo insieme testimonianza di una vita degna”.
“Voi siete le forze vive del nostro territorio – ha detto il prefetto Maria Rita Cocciufa rivolgendosi ai ragazzi – il presente e il futuro. Dovete studiare, maturare la vostra coscienza critica. Reagire sin da adesso alle ingiustizie, anche quelle piccole”.
Alla Marcia della Legalità, che si è snodata fino al Tempio della Concordia, hanno partecipato anche le autorità civili e militari cittadine. Il sindaco Francesco Miccichè che ha esortato i ragazzi a vivere “emozionandosi”. “Noi dobbiamo guardare in grande – ha commentato il questore Emanuele Ricifari – nella stessa direzione in cui guardò Papa Wojtyla, verso la giustizia degli ultimi, di coloro che per esempio approdano nelle nostre coste in queste ore. Voi ragazzi siete qua perché siete uniti nel nome della Giustizia”.
“I supereroi siete voi – ha aggiunto il comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Vittorio Stingo, rivolgendosi agli studenti – tenete viva questa esperienza e tenete a memoria i nomi di chi ha fatto grande questa nostra terra. Camminate sempre a testa alta e fate che nessuno vi possa portare via le vostre idee”. In marcia insieme agli studenti agrigentini anche i comandanti della Guardia Costiera, Antonio Ventriglia e della Guardia di Finanza, Rocco Lopane, che hanno avuto parole di incoraggiamento. Era presente inoltre Maria Buffa, dirigente dell’Ambito Territoriale Ufficio V della Provincia di Agrigento. “Papa Wojtyla ha riunito qui la scuola – ha detto Buffa – ed oggi è una gande giornata che vede protagonisti i giovani e i grandi ideali”.
Il Cammino penitenziale da Piazza Vittorio alla Cattedrale
Nel pomeriggio invece si è tenuto un cammino penitenziale, al quale hanno preso parte un centinaio di persone, che si è mosso da piazza Vittorio Emanuele, luogo che trent’anni fa accolse papa Giovanni Paolo II, verso la cattedrale dove l’arcivescovo Alessandro ha presieduto la Celebrazione Eucaristica. Un pellegrinaggio silenzioso che ha voluto essere anche un momento di riflessione in ascolto e in memoria delle vittime innocenti della mafia. Fra loro, anche il giudice Rosario Angelo Livatino, proclamato beato il 9 maggio del 2021 e i piccoli Stefano Pompeo e Giuseppe Di Matteo. Infatti, nel corso del cammino sono stati letti/interpretati dei brani in ricordo di alcune delle vittime innocenti della mafia.
Con questo appuntamento si chiudono le iniziative promosse dall’Arcidiocesi in occasione dell’anniversario della visita apostolica di Karol Wojtyla nella città dei Templi. In questo anno particolare, il 2023, ci sarà un altro appuntamento particolare da ricordare, l’8 luglio, il decennale della visita di Papa Francesco a Lampedusa.
Giovanna Neri, da L’Amico del Popolo n.14/2023