In un clima da “festa prima della fine della scuola”, ai piedi del tempio della Concordia, luogo in questi ultimi mesi abbastanza “gettonato”, si è tenuto il concerto della Orchestra Sinfonica siciliana per festeggiare il 72° anniversario della Autonomia Siciliana.
Era il 15 maggio del 1946, due anni prima della nascita della Costituzione Italiana, quando, il Re d’Italia, Umberto II, promulgava, con Regio decreto, lo Statuto della Regione Siciliana. A 72 anni di distanza di quella legge costituzionale (il regio decreto fu convertito in legge costituzionale nel 1948) molti articoli restano disattesi come ha sottolineato, nel suo discorso, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
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«Buona parte dei problemi che vive la Sicilia in questa stagione – ha detto Musumeci – sono collegati alla scorretta, sbagliata, distorta, applicazione che in questi 72 anni si è fatto dello Statuto. Doveva essere una straordinaria opportunità per consentirci di risalire la china, per allinearci alle regioni del Nord che partivano già avvantaggiate. Sono trascorsi 72 anni e ora come allora siamo l’ultima regione d’Italia per prodotto interno lordo, per tasso di occupazione, per dotazione infrastrutturale». «Presenta per intero – ha detto ancora Musumeci – le rughe e il peso della propria età. Come ogni carta Costituzionale ha bisogno di un po’ di “officina” e un adeguamento al mutato quadro politico e normativo». «Confrontiamoci con il Governo nazionale – ha ancora detto il presidente della Regione Siciliana – e chiediamoci perché sei o sette punti dello Statuto non sono stati applicati appieno, perché alcuni diritti sono stati costantemente negati, e vogliamo chiedere al Governo se vuole avviare con la Regione Siciliana un rapporto sereno, mantenendo ognuno le proprie responsabilità e il proprio ambito».
Il presidente ha anche presentato i punti approvati dalla Giunta regionale riunitasi a Villa Aurea in seduta straordinaria. Il Governo ha stabilito «uno schema di nuove norme – ha detto il presidente Musumeci – di attuazione dello Statuto in materia finanziaria, le porteremo in aula, le confronteremo con i parlamentari e poi ci confronteremo con il Governo nazionale per chiedere, finalmente, la piena applicazione degli articoli 36, 37 e 38 che sono gli articoli finanziari del nostro Statuto». Cambia la modalità con cui verrà festeggiata la festa dell’Autonomia «non ci sarà più la chiusura delle scuole – ha detto il presidente Musumeci – pensiamo che sia più utile chiedere ai ragazzi di restare in classe e di dedicare le ore in aula allo studio o al confronto con gli insegnanti o al dibattito tra gli stessi sulle realtà di questa terra». Il Governo ha anche deliberato l’inserimento di un’ora settimanale, nei programmi didattici, per l’insegnamento della storia di Sicilia e del suo dialetto. Altro punto deliberato dalla Giunta quello della creazione di un Centro direzionale della Regione perché possa sorgere a Palermo un unico palazzo in cui siano “raccolti” tutti gli uffici regionali. Ultimo punto lo stanziamento di oltre 4 milioni di euro per il contrasto del fenomeno dell’erosione costiera di Eraclea Minoa, fondi che serviranno per recuperare un progetto e poter consentire di bloccare l’erosione.
Accesso alla Valle solo per quanti provvisti di invito. Molte le signore che, sfidando la freschissima serata di maggio, hanno stoicamente indossato abiti da sera di tessuti leggeri. Infreddoliti i componenti dell’Orchestra alcuni dei quali avrebbero ingannato l’attesa, ed il freddo, sorseggiando del buon vino. Parterre delle grandi occasioni con le massime autorità militari, civili e religiose. Presenti tanti i deputati regionali, i sindaci del territorio e uomini di sottogoverno.