Claudia Vecchio (Casa Museo Livatino): “la presenza al Meeting occasione unica per far conoscere la figura del Beato”

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Claudia Vecchio, Presidente dell'Ass. “Casa Museo Giudice Livatino” a Rimini, accanto alla teca con la reliquia del Beato

Quest’anno, come abbiamo scritto (vedi), al Meeting di Rimini (Padiglione C3) è stata allestita una mostra sul beato Rosario Livatino dal titolo: “Sub tutela dei” ed è stato esposto il reliquiario del Beato. All’apertura erano presenti l’Arcivescovo Alessandro, don Gero Manganello, custode della reliquia, e l’Associazione “Casa Museo Giudice Livatino”.

Abbiamo chiesto al termine del Meeting, a Claudia Vecchio, Presidente dell’Associazione “Casa Museo Giudice Livatino” di raccontarci dell’esperienza vissuta a Rimini.

La teca con oggetti del Giudice Livatino: I Codici, le chiavi, gli occhiali da sole il portafogli

“La mostra – ci dice – è stata una occasione unica per far conoscere la figura del Beato su scala internazionale. Il tema di quest’anno “Una Passione per l’uomo” sembra essere un chiaro riferimento a Rosario Livatino. Ciò che mi ha colpito – continua Claudia –  è stato  vedere un flusso continuo di gente, dalle 11.00 alle 23.00 di ogni giorno in fila in attesa della visita guidata che li condotti ad incontrare il Magistrato canicattinese  attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto direttamente o di chi successivamente colpito dalla sua vita.

Altra immagine che vorrei condividere è quella degli stessi visitatori che alla fine del tour, dopo un applauso di ringraziamento alla guida, si allontanavano dalla mostra con volti compiaciuti, stupiti, commossi, soddisfatti e desiderosi di approfondire ancora di più la Sua conoscenza.

Come Associazione Casa Museo Giudice Livatino – prosegue  Claudia –  abbiamo collaborato con i curatori della mostra fornendo del materiale fotografico delle testimonianze e la location di diverse interviste ma abbiamo sentito il dovere di cogliere l’invito a presenziare al meeting per dare un segnale forte ai visitatori: Rosario Livatino vive ancora e ci parla ancora attraverso i sui scritti e i suoi oggetti, molti dei quali ancora custoditi nella sua casa di Canicattì divenuta Casa della Memoria e di cui siamo onorati di esserne i custodi”.

Leggi anche: Meeting Rimini, mons. Damiano: “Livatino insegna a liberare la santità che è in noi”

 

 

 

 

 

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