Crisi idrica, Agrigento Capitale, sinergia con i sindaci, le priorità del Prefetto Caccamo

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Si è tenuta martedì 10 dicembre 2024, nel palazzo dell’Ufficio Territoriale del Governo di Agrigento, la conferenza stampa di presentazione del nuovo prefetto. Oltre ai giornalisti, a fare da “testimoni”,  nella nuova sala incontri della Prefettura, due tele: “La Madonna col Bambino che appare a San Francesco di Paola” proveniente dalla Chiesa San Francesco di Paola di Sciacca, opera attribuita a Giuseppe Vinci (1737-1776) e quella di “Sant’Agostino”, di pittore saccense, della seconda metà del XVIII secolo,  anch’essa,  proveniente dalla Chiesa San Francesco di Paola di Sciacca; oggi entrambe le tele sono di proprietà del FEC, il Fondo edifici di culto del ministero dell’Interno il cui patrimonio, diffuso su tutto il territorio nazionale (come le 840 chiese di interesse storico-artistico), deriva dalle leggi della seconda metà del 1800 con le quali lo Stato italiano soppresse alcuni enti ecclesiastici.Nel suo intervento il dott. Salvatore Caccamo, si è presentato e ha  tracciato, a grandi linee, quelle che saranno i primissimi impegni del suo servizio. Al primo posto, nella sua agenda, c’è il capitolo di “Agrigento Capitale della Cultura Italiana 2025”. In questi giorni – ha detto – incontrerò il sindaco di Agrigento ed il presidente della Fondazione,  per far sì che,  sin dai primi giorni del 2025,  la macchina amministrativa e quella organizzativa possano divenire pienamente efficienti.

Altro impegno prioritario – al termine delle visite istituzionali nel territorio  – sarà quello di interloquire con tutti gli attori principali dell’emergenza idrica per fare il punto della situazione sia sotto il profilo delle iniziative strutturali che sotto l’aspetto amministrativo-procedurale per approfondire e capire meglio quali siano le dinamiche che oggi arrancano a detrimento delle collettività locali. Per quanto riguarda l’aspetto migratorio anch’esso sarà al centro dell’attenzione della Prefettura. Tra i primi incontri in agenda, oltre agli incontri con le istituzioni ed i rappresentanti politici del territorio, anche quelli con la magistratura per acquisire  – ha detto – elementi aggiornati sulle dinamiche criminali del territorio. Tra le interlocuzioni privilegiate, il Prefetto Caccamo, ha posto come prioritaria, quella con i sindaci per recepire, attraverso la cabina di coordinamento che opera in prefettura, tutte le criticità che i primi cittadini devono affrontare, come quelle legate alle procedure e di appalto e di gara dei fondi del PNRR, e dare un un sostegno concreto ai sindaci. Ha poi fatto riferimento ai protocolli per la sicurezza urbana e per la loro piena attuazione chiederà ai primi cittadini un lavoro sinergico e strategie per mettere a fattor comune quelle poche risorse che sono già presenti sul territorio. Chiederà anche di lavorare con criterio e soprattutto di studiare, insieme, le strategie per potere perseguire gli obiettivi. Il Prefetto, infine, si è detto consapevole dell’impegno straordinario che richiede la complessità del nostro territorio con quelle contraddizioni che sono tipiche della nostra terra che, esprime bellezza da una parte, mentre dall’altra bisogna stare con gli occhi aperti perché certi soggetti non svolgono il proprio ruolo come dovrebbero, e noi, ha concluso, porremo l’attenzione massima.

Carmelo Petrone