In occasione dei festeggiamenti del Santissimo Crocifisso della Pioggia nel quartiere Gianguarna a Cammarata, Irene Catarella ha vestito i panni della Contessa Margherita Abatellis per narrarne la storia della devozione e della Chiesa dell’Annunziata che ne ospita il simulacro, accompagnata da alcuni membri del Gruppo Storico Abatellis Branciforti Conti di Cammarata – Duchi di San Giovanni Gemini di cui è Presidente. Il tutto non è stato casuale perché gli Abatellis, ha spiegato Catarella, sono legati alla Chiesa e al Monastero delle Benedettine annesso perché furono proprio loro a volerne le fondazioni. Detto anche “Signuri di i ficu” perché si festeggia nel periodo in cui questi frutti maturano, il Crocifisso della Pioggia viene invocato soprattutto per la siccità o per le alluvioni. Dopo la santa messa presieduta dallo storico cammaratese don Vincenzo Lombino e concelebrata dal rettore dell’Annunziata e arciprete emerito don Mario Albanese, prima dell’Intronizzazione del simulacro, Irene Catarella ha spiegato la storia del Crocifisso citando diverse fonti, ma anche vari miracoli che gli si attribuiscono, come quello di avere guarito la cecità di una novizia e di avere steso i piedi per permettere a una suora benedettina di statura bassa di potergli baciare i piedi. La Professoressa Catarella ha pure evidenziato l’importanza della Chiesa, unica nella provincia di Agrigento a conservare ancora intatta la cosiddetta “appinnata”, un portico antistante al quale si accede attraverso un arco a sesto acuto, descrivendo anche alcune tele importanti che la chiesa, detta anche “badia di sotto”, ospita, come quella dell’Annunciazione attribuita da alcuni a Fra Fedele da San Biagio, che si trovava al posto del Crocifisso fino al 1882. Molto apprezzato l’intervento di Irene Catarella alla presenza di molti devoti di tutte le età e pregevoli anche tutti gli altri momenti caratterizzanti la festa organizzata dal Comitato del SS Crocifisso della Pioggia.