Cannatello, il quartiere abbandonato

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Un disabile in attesa dell'autobus in via Cavaleri Magazzeni

Nei giorni scorsi è stato ricostituito, ad Agrigento, il Comitato di sentire a Cannatello. Un quartiere con delle serie problematiche a cui sembra non si riescano a trovare soluzioni concrete. Si tratta di una zona in cui l’assenza di un piano regolatore ha permesso un’espansione assai complessa e priva di requisisti urbanistici. Su questa area, vastissima, che spazia da Cannatello-Fiume Naro-Zingarello inglobando parte di zone di San Leone e del Villaggio Mose, vivono circa 6.000 abitanti che, durante il periodo estivo, raggiungono e superano i 18.000.
Un quartiere caratterizzato da villette e case autonome che negli anni è diventato un’area periferica importante che merita le dovute attenzioni al pari di altre realtà del nostro territorio.
Il quartiere ha come unico centro di aggregazione la parrocchia San Gregorio.
Abbiamo incontrato il coordinatore del ricostituito Comitato di quartiere, Renzo Marino.

Dopo l’esperienza di alcuni anni addietro, la comunità di Cannatello che vede come unico centro di ritrovo la parrocchia San Gregorio, ha ridato vita al comitato di quartiere. Come mai la decisione di far rinascere questa esperienza?
La precedente esperienza, senz’altro positiva e, per certi versi, esaltante, si è chiusa a causa di un errore di valutazione che abbiamo commesso tutti i responsabili del Comitato, quando, in occasione delle elezioni comunali del 2015, si è pensato di partecipare attivamente alla competizione elettorale senza riflettere che ciò avrebbe potuto essere causa di divisione in un contesto dove l’unità era stata fondamentale per tutte le iniziative che nel corso degli anni erano state portate avanti anche con successo. Ed infatti sulla scelta del candidato sindaco da sostenere i nodi sono venuti al pettine, ci si è divisi con il risultato di aver rotto il giocattolo.
Da allora nessuna voce si è fatta sentire a Cannatello e ciò ha determinato uno stato di degrado che ha raggiunto livelli non più sopportabili. La pessima situazione delle strade, la carente illuminazione pubblica, il poco efficiente servizio di trasporto urbano, la mancanza di un servizio di derattizzazione e disinfestazione, la precaria situazione igienico-ambientale, le vetuste condizioni della rete idrica, la mai completata rete fognaria sono solo alcune delle criticità che dopo un decennio hanno fatto ripensare al ritorno del Comitato di Quartiere.
Oggi, dopo avere provveduto agli assetti interni e ad un modello organizzativo che riteniamo funzionante, siamo operativi e pronti ad un confronto civile e propositivo con le Istituzioni che governano il territorio. Però, affinché non sorgano equivoci sulle finalità del Comitato mi preme puntualizzare un aspetto che tutti noi riteniamo fondamentale. Noi torniamo ad essere operativi ad un anno circa dalle prossime elezioni comunali e qualche benpensante potrebbe pensare male.
Dall’esperienza del passato abbiamo capito sulla nostra pelle che la politica divide, non unisce; di conseguenza ci dichiariamo estranei a qualsiasi appartenenza politica ed alle prossime amministrative ci guarderemo bene dall’assumere posizioni e/o dare indicazioni di voto.

Le problematiche del quartiere sono tante e sembra che in questi anni se ne siano aggiunte di tante e alcune anche gravi.
Cannatello é un quartiere periferico e come tale presenta problematiche comuni a tutte le altre periferie agrigentine ma con un livello di degrado ed inefficienza esaltato a causa di una particolarità propria di questo quartiere. Non é il tipico agglomerato urbano fatto di palazzi, strade e piazze, densamente popolato, su un’area relativamente estesa nella quale l’erogazione dei servizi presenta caratteri di normalità. Cannatello é un quartiere caratterizzato per la maggior parte da casette uni/bifamiliari sparse su un territorio molto esteso nel quale l’erogazione dei servizi presuppone impegno e professionalità particolari.
Per dare un’idea di cosa stiamo parlando: abbiamo censito all’interno del quartiere ben 106 strade. Ebbene, in tante di esse non esistono marciapiedi, in altre manca l’illuminazione, in altre ancora la fognatura, e così via; in questa situazione si comprende bene che diventa difficile già individuare le priorità con il rischio di sbagliare facilmente.
Da noi, se decidi di uscire da casa per un motivo qualsiasi devi prendere l’auto perché la situazione viaria rende impossibile andare a piedi. Poco fa accennavo alla situazione igienico-sanitaria, sapete che a Cannatello non sappiamo cosa sia lo spazzamento manuale o meccanico delle strade? Sapete che non vediamo un operatore ecologico da più di un decennio? Che da altrettanti anni non vengono decespugliati i bordi stradali? Che solo un paio di strade del quartiere sono servite dal trasporto urbano e con frequenze di un’ora?

La popolazione della zona aumenta in maniera esponenziale nel periodo estivo ma anche in quei mesi sia l’amministrazione comunale che le forze di polizia sembrano dimenticarsi del quartiere.
Ormai a Cannatello abitano stabilmente più di seimila persone che triplicano nel periodo estivo.
A questi aggiungasi giornalmente qualche migliaio di presenze di gente che si riversa a mare di giorno ed in qualche locale notturno la sera. In questo contesto sarebbe necessaria una presenza più continua ed attenta sia delle Istituzioni preposte alla erogazione di servizi adeguati alle presenze, non ultimi i servizi di trasporto urbano verso e dal mare, quindi il Comune, sia delle Forze dell’ordine. Invece niente di tutto questo, con rammarico dobbiamo registrare una presenza sporadica e spesso non adeguata alle esigenze.
Ed é proprio questa poca presenza e la carenza dei servizi il motivo principale che ci indotto a riattivare il Comitato di Quartiere.
Vogliamo essere la voce degli abitanti di Cannatello e vogliamo tutelarne i sacrosanti diritti.
Per mantenere questo impegno ci confronteremo con il Comune e gli altri Enti preposti con un dialogo sereno, attento, civile, propositivo, ma certamente determinato, molto determinato.
Coscienti che siamo cittadini che chiedono il rispetto dei loro diritti e non favori.

La pericolosa buca creatasi nei tombini della via degli Imperatori

Il quartiere San Gregorio/Cannatello fino a poco più di un anno fa poteva contare, dopo anni di attesa sulla presenza di una farmacia, ma problemi burocratici hanno portato alla chiusura. Ci sono delle novità? Sarà presto riaperta?
Sulla farmacia a Cannatello non conosciamo le motivazioni che hanno portato prima alla sua apertura e successivamente, dopo circa due anni, alla chiusura. Siamo però in attesa delle determinazioni che l’amministrazione comunale adotterà in merito alla sua apertura dato che si tratta di un servizio importante per tutti noi.
Da informazioni assunte ci risulta che in questo momento la pratica si trova in fase istruttoria negli uffici dei servizi tecnici comunali per gli aspetti tecnico-amministrativi. Noi speriamo che in tempi brevi possa concludersi questa vicenda con la riapertura. Nei prossimi giorni assumeremo le necessarie informazioni e quindi ne faremo oggetto di discussione appena avremo il primo incontro con l’amministrazione. Non ci possiamo permettere la chiusura.

Pali della luce che da oltre in anno resistono alla forza di gravita?

Quali le prime sollecitazioni inviate all’amministrazione comunale e quali le soluzioni proposte a un miglioramento, anche minimo, delle condizioni di vita degli abitanti del quartiere?
Proprio nei giorni scorsi abbiamo protocollato al Comune la richiesta
per un incontro con il Sindaco, l’assessore ed il Dirigente del Settore Tecnico per rappresentare le criticità del quartiere in merito a strade, illuminazione, pulizia dei bordi stradali, situazione igienico-sanitaria.
Questo primo incontro lo riteniamo fondamentale perché da esso crediamo che dipenderanno i futuri rapporti tra Comitato e Comune.