Dal 27 al 29 ottobre 2023, la Parrocchia della B.M.V. della Divina Provvidenza di Agrigento accoglie la Peregrinatio della Reliquia del Beato Rosario Angelo Livatino (vedi qui). Il ricco programma preparato dalla comunità guidata da don Calogero Proietto ha previsto per ieri, 27 ottobre, due momenti particolarmente significativi ed inediti: lo svelamento e la presentazione dell’opera “StD per essere liberi. Opera d’arte a più mani” a cura dell’ideatore Kalòs (vedi qui) ed il momento intitolato “Il piacere della legalità”. Durante quest’ultimo, a distanza di 33 anni, grazie al lavoro di coordinamento di Francesco Curto hanno offerto la loro testimonianza Mario Scalavino (Polizia di Stato), Corrado Burgaretta (Polizia di Stato), Bruno Sanfilippo (Polizia di Stato, Polizia Scientifica) ed Edoardo Burgio (Guardia di Finanza, Sezione PG Procura di Agrigento) tra i primi a giungere sul luogo dell’agguato al Giudice Livatino, in Contrada Gasena, il 21 settembre del 1990. Il nostro direttore, Carmelo Petrone, li ha incontrati e realizzato un video nel quale gli ex agenti, scavando nei ricordi, raccontano di quel giorno in cui il Giudice Livatino veniva assassinato in contrada Gasena ( video sotto)
Inoltre i presenti hanno ascoltato la testimonianza di don Gero Manganello, custode della reliquia, che ha raccontato ai presenti dell’incontro, nel carcere di Pavia, di «Paolo Amico, condannato all’ergastolo per essere stato tra gli esecutori dell’omicidio di Rosario Livatino, con la Reliquia. (vedi qui).
Dopo un intermezzo musicale – durante il quale i i maestri Mauro Cottone (violoncello) eD Eleonora Tabbì (voce) hanno eseguito il brano “C’è na cammisa nova culurata”, musicato da Enzo Toscano con un testo poetico di don Giovanni Mangiapane (vedi video)
– hanno preso la parola Vito Alagna, la cui vita di ex agente di Polizia e di riscoperta della fede, è stata segnata dalla morte e dall’esempio di Rosario Livatino, la signora Carmelina Di Nolfo che ha ricordato un episodio di vita ordinaria al tribunale di Agrigento, quando, il giudice Rosario Livatino, svestendo le vesti di magistrato, l’ha aiutata a mettere in ordine i faldoni negli scaffali della Cancelleria del Tribunale di Agrigento.
A seguire gli interventi del dott. Walter Carlisi, Magistrato di Sorveglianza di Agrigento, il dott. Leotta Salvo, Dirigente dell’Ufficio Distrettuale U.E.P.E. di Caltanissetta/Enna, la Dott.ssa Rosa Maria Miraglia, direttore U.E.PE. di Agrigento, la dott.ssa Piera Lo Leggio e Gaetano Alaimo, che hanno collaborato con don Calogero e gli altri artisti, per la realizzazione delle scritte sull’istallazione “StD per essere liberi”, il Vice Commissario Lucio Angelo Corvitto in rappresentanza del Questore di Agrigento dott. Emanuele Ricifari, impossibilitato a prendere parte al momento per impegni istituzionali, Alfonso Scanio, segretario del Co.N.Al.Pa, il Coordinamento nazionale per gli alberi e il paesaggio, sez. di Agrigento intitolato al “Giudice Rosario Livatino” che ha illustrato ai presenti i lavori in corso per il completamento del “Parco Livatino” nei pressi della stele in contrada Gasena che ricorda il magistrato. (vedi qui) Il Co.N.Al.Pa – ha detto Scanio – è aperto al contributo di quanti (enti, istituzioni e persone) desiderano collaborare a tenere viva la memoria del Giudice beato attraverso la realizzazione del Parco che s’intende inaugurare e aprire al pubblico il 21 marzo 2024, “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Anche i giovani della parrocchia hanno voluto dare un contributo al momento come quello di Simone Castelli, che grazie all’intelligenza artificiale, ha realizzato un video nel quale ha animato una foto del Giudice facendolo parlare; prima della celebrazione eucaristica, presieduta da don Gero Manganello, il sindaco Francesco Miccichè ha dato il saluto della città. L’intensa giornata si è conclusa con la veglia di preghiera, per la pace del mondo, animata dai giovani M2G.