La vita nelle Pelagie al tempo del Covid-19: parola ai parroci. Quando il megafono sopravvive ai social

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L’Emergenza sanitaria in corso come viene vissuta nelle due isole – Lampedusa e Linosa – della nostra Arcidiocesi e Provincia?

Le Pelagie, già in tempi normali,  vivono problematiche legate all’isolamento: collegamenti, approvvigionamenti, diritti essenziali che nel resto del Paese sono regolarmente erogati, nelle due isole, qualche volta, subiscono ritardi e  inadempienze. E al tempo del Covid-19? La Popolazione che vede in estate le strade pullulare di vita e che, in primavera già si prepara agli intensi ritmi degli esercizi commerciali, come vive oggi l’intenso silenzio ancor più assordante in tempo di corona virus?

Abbiamo sentito, i rispettivi parroci nelle due isole, don Nazzareno Ciotta, parroco  di Linosa e don Carmelo La Magra, parroco a Lampedusa insieme a don Fabio Maiorana. A loro abbiamo chiesto (vedi video) di raccontarci come le due comunità stanno affrontando e vivendo questo momento di emergenza sanitaria. E così, tra le altre problematiche ed emergenze,  mentre a Lampedusa si utilizzano le nuove tecnologie per favorire la partecipazione spirituale dei fedeli alle celebrazioni in chiesa,  a Linosa, nell’era dei social, conserva ancora e più di prima immutata  la sua funzione il megafono posizionato, negli anni ’90,  sul campanile della Chiesa, dal vivace e instancabile don Onofrio Scifo, anticipando il fenomeno dei social perché da esso l’anziano parroco ogni giorno, come in tanti oggi fanno su Facebbook,  annunciava gli appuntamenti ecclesiali e civili, augurava il buon compleanno, ricordava gli onomastici dei membri della famiglia dei linosani e allietava, anche a suon di Lampada,  le piatte giornate sull’isola; insomma il vecchio megafono continua a  svolgere,  per la comunità di Linosa,  la sua funzione, insieme alle campane,  di regolatore della vita ecclesiale, sociale e civile dell’isola.

 

 

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